Giugno. L'intrusione nella villa di un riccone spezza la quiete sulle colline del prosecco. L'ispettore Stucky si lascia volentieri affascinare dalla collezione di libri antichi, dal pianoforte a coda lunga e soprattutto dal signor Giustinian, imprenditore curioso e cercatore di bellezza. Nella piana, invece, alla vigilia della mietitura, uno spaventapasseri sporco di sangue macchia di rosso un campo di grano. È una minaccia da prendere sul serio o la goliardata di un balordo che ha preso troppo sole a Caorle? Nel dubbio, il commissario Montini affida il caso a Stucky, per distoglierlo dal magnete della villa sui colli, dove, accanto al signor Giustinian, una giovane donna nera dalla tempra d'acciaio rilascia informazioni con il contagocce. Tra deliziose cicchetterie di Treviso e vicine di casa sempre più intime, Stucky pian piano annusa un delitto sepolto, fiducia tradita, figli che chiedono conto di un grave silenzio. Un giallo succoso, pieno di sole e calore umano.
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Buon giallo, scrittura gradevole e poi il piacere per uno che ci vive di riconoscere i luoghi, le vie e i locali descritti. Lettura rilassante, per nulla banale e bei personaggi. 4 stelle, voto 7/8
L'ho letto volentieri perché ambientato in zone che conosco e frequento. Il giallo è ben congegnato e i personaggi perfettamente inseriti e caratterizzati. Per me è un libro più adatto ad un pubblico maschile.
Humor anche se stemperato da un fondo con un po' di tristezza, proprio come la vita. Sempre ben delineati i personaggi e le ambientazioni e la storia gialla si dipana con buon ritmo