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Dettagli

2020
23 settembre 2020
656 p., Brossura
9788830102651

Descrizione

Il cammino di M. Il figlio del secolo – caso letterario di assoluta originalità ma anche occasione di una inedita riaccensione dell'autocoscienza nazionale – prosegue qui in modo sorprendente, sollevando il velo dell'oblio su persone e fatti di capitale importanza e sperimentando un intreccio ancor più ardito tra narrazione e fonti dell'epoca.

«Con questo secondo volume Scurati prosegue la sua notevole impresa di rendere le vicissitudini del fascismo e di Mussolini oggetto di letteratura» - Massimo Recalcati, La Repubblica

«Il secondo volume del romanzo sul Duce di Antonio Scurati m'è parso ancora più avvincente del primo» - Corrado Augias, il Venerdì

«Una prosa del genere nella produzione letteraria corrente, curata con potenti antibiotici, è da medaglia al valore» - Antonio D'Orrico, la Lettura

All'alba del 1925 il più giovane presidente del Consiglio d'Italia e del mondo, l'uomo che si è addossato la colpa dell'omicidio di Matteotti come se fosse un merito, giace riverso nel suo pulcioso appartamento-alcova. Benito Mussolini, il "figlio del secolo" che nel 1919, rovinosamente sconfitto alle elezioni, sedeva nell'ufficio del Popolo d'Italia pronto a fronteggiare i suoi nemici, adesso, vincitore su tutti i fronti, sembra in punto di morte a causa di un'ulcera che lo azzanna da dentro. Così si apre il secondo tempo della sciagurata epopea del fascismo narrato da Scurati con la costruzione e lo stile del romanzo. M. non è più raccontato da dentro perché diventa un'entità distante, "una crisalide del potere che si trasforma nella farfalla di una solitudine assoluta". Attorno a lui gli antichi camerati si sbranano tra loro come una muta di cani. Il Duce invece diventa ipermetrope, vuole misurarsi solo con le cose lontane, con la grande Storia. A dirimere le beghe tra i gerarchi mette Augusto Turati, tragico nel suo tentativo di rettitudine; dimentica ogni riconoscenza verso Margherita Sarfatti; cerca di placare gli ardori della figlia Edda dandola in sposa a Galeazzo Ciano; affida a Badoglio e Graziani l'impresa africana, celebrata dalla retorica dell'immensità delle dune ma combattuta nella realtà come la più sporca delle guerre, fino all'orrore dei gas e dei campi di concentramento. Il cammino di M. Il figlio del secolo – caso letterario di assoluta originalità ma anche occasione di una inedita riaccensione dell'autocoscienza nazionale – prosegue qui in modo sorprendente, sollevando il velo dell'oblio su persone e fatti di capitale importanza e sperimentando un intreccio ancor più ardito tra narrazione e fonti dell'epoca. Fino al 1932, decennale della rivoluzione: quando M. fa innalzare l'impressionante, spettrale sacrario dei martiri fascisti, e più che onorare lutti passati sembra presagire ecatombi future.

Valutazioni e recensioni

3,6/5
Recensioni: 4/5
(54)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

Ingredienti: 11 anni di potere del ribattezzato “uomo della provvidenza”, la trasformazione graduale da stato liberale a dittatura attraverso le “leggi fascistissime”, l’acquiescenza troppo servile dei reali, della chiesa, dei cittadini e degli stati esteri, il cambio di pelle del fascismo dal manganello e violenza squadrista agli slogan e repressione di stato. Consigliato: a chi sa che la moltitudine è una femmina che vuole essere sedotta e sottomessa, a chi vuol vedere sulle masse l’effetto del potere, della propaganda, della paura.

Recensioni: 5/5

E molto interesante lo consiglio vivamente

Recensioni: 5/5

Il secondo capitolo della trilogia ha poco a che vedere con il primo. Eccessivamente didascalico e e documentaristico, non si comprende dove sia il romanzo, dove inizi la narrativa e finiscono i fatti realmente accaduti. In molti tratti è stucchevole, l’ho trovato pesante e poco scorrevole. Spero che il terzo libro sia all’altezza del primo.

Recensioni: 5/5

Questo libro narra le vicende storiche che vanno dal 1935 al 1938. In questo periodo il fascismo sgretola a poco a poco la democrazia liberale italiana. La dittatura fascista non viene attuata di colpo, ma GRADUALMENTE, a piccole tappe, nello stesso modo in cui saranno attuate le FUTURE dittature.