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Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2023
Il cammino di M. Il figlio del secolo – caso letterario di assoluta originalità ma anche occasione di una inedita riaccensione dell'autocoscienza nazionale – prosegue qui in modo sorprendente, sollevando il velo dell'oblio su persone e fatti di capitale importanza e sperimentando un intreccio ancor più ardito tra narrazione e fonti dell'epoca.
«Con questo secondo volume Scurati prosegue la sua notevole impresa di rendere le vicissitudini del fascismo e di Mussolini oggetto di letteratura» - Massimo Recalcati, La Repubblica
«Il secondo volume del romanzo sul Duce di Antonio Scurati m'è parso ancora più avvincente del primo» - Corrado Augias, il Venerdì
«Una prosa del genere nella produzione letteraria corrente, curata con potenti antibiotici, è da medaglia al valore» - Antonio D'Orrico, la Lettura
All'alba del 1925 il più giovane presidente del Consiglio d'Italia e del mondo, l'uomo che si è addossato la colpa dell'omicidio di Matteotti come se fosse un merito, giace riverso nel suo pulcioso appartamento-alcova. Benito Mussolini, il "figlio del secolo" che nel 1919, rovinosamente sconfitto alle elezioni, sedeva nell'ufficio del Popolo d'Italia pronto a fronteggiare i suoi nemici, adesso, vincitore su tutti i fronti, sembra in punto di morte a causa di un'ulcera che lo azzanna da dentro. Così si apre il secondo tempo della sciagurata epopea del fascismo narrato da Scurati con la costruzione e lo stile del romanzo. M. non è più raccontato da dentro perché diventa un'entità distante, "una crisalide del potere che si trasforma nella farfalla di una solitudine assoluta". Attorno a lui gli antichi camerati si sbranano tra loro come una muta di cani. Il Duce invece diventa ipermetrope, vuole misurarsi solo con le cose lontane, con la grande Storia. A dirimere le beghe tra i gerarchi mette Augusto Turati, tragico nel suo tentativo di rettitudine; dimentica ogni riconoscenza verso Margherita Sarfatti; cerca di placare gli ardori della figlia Edda dandola in sposa a Galeazzo Ciano; affida a Badoglio e Graziani l'impresa africana, celebrata dalla retorica dell'immensità delle dune ma combattuta nella realtà come la più sporca delle guerre, fino all'orrore dei gas e dei campi di concentramento. Il cammino di M. Il figlio del secolo – caso letterario di assoluta originalità ma anche occasione di una inedita riaccensione dell'autocoscienza nazionale – prosegue qui in modo sorprendente, sollevando il velo dell'oblio su persone e fatti di capitale importanza e sperimentando un intreccio ancor più ardito tra narrazione e fonti dell'epoca. Fino al 1932, decennale della rivoluzione: quando M. fa innalzare l'impressionante, spettrale sacrario dei martiri fascisti, e più che onorare lutti passati sembra presagire ecatombi future.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Non è da me commentare un libro che non ho letto e che non leggerò mai , mi pongo semplicemente questa domanda : Ma con tutti i fiumi di inchiostro che si sono versati e le migliaia di alberi abbattuti per produrre carta per fare i libri sui quali si sono scritte le vicende tragiche del fascismo e dei suoi protagonisti più importanti , che senso ha un libro come questo ? Guardiamo al presente di questi tempi sempre più incerto e al futuro , il passato non ci aiuta . Leonardo
Ingredienti: 11 anni di potere del ribattezzato “uomo della provvidenza”, la trasformazione graduale da stato liberale a dittatura attraverso le “leggi fascistissime”, l’acquiescenza troppo servile dei reali, della chiesa, dei cittadini e degli stati esteri, il cambio di pelle del fascismo dal manganello e violenza squadrista agli slogan e repressione di stato. Consigliato: a chi sa che la moltitudine è una femmina che vuole essere sedotta e sottomessa, a chi vuol vedere sulle masse l’effetto del potere, della propaganda, della paura.
E molto interesante lo consiglio vivamente
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