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Dettagli

2014
Tascabile
7 marzo 2014
70 p., Brossura
9788806220631

Descrizione

«Era steso sul dorso, duro come una corazza... "Cosa mi è successo?" pensò. Non era un sogno.»

Gregor Samsa, commesso viaggiatore, si sveglia un mattino dopo sogni inquieti e si ritrova trasformato in un enorme insetto. La speranza di recuperare la condizione perduta, i tentativi di adattarsi al nuovo stato, i comportamenti famigliari e sociali, l'oppressione della situazione, lo svanire del tempo sono gli ingredienti con i quali l'autore elabora la trama dell'uomo contemporaneo, un essere condannato al silenzio, alla solitudine e all'insignificanza. Perché, come scrive Luigi Forte: «Dietro l'icona dell'insetto si nasconde l'abnegazione del figlio disposto a sacrificarsi, ma soprattutto la sua implacabile denuncia: essere costretto a denigrarsi, rimpicciolirsi, scomparire di fronte al potere illimitato».

Valutazioni e recensioni

4,4/5
Recensioni: 4/5
(53)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

Da leggere assolutamente se si è giovani, e da rileggere

Recensioni: 5/5

Breve ma significativo, la trama non è nulla di speciale ma il significato è profondo e alcune parti le ho trovate interessanti

Recensioni: 5/5

Buon racconto di F. Kafka che obbliga il lettore a riflettere sul significato dell’opera, dalla quale si possono trarre molte interpretazioni, anche attuali. Non amo particolarmente lo stile di scrittura di Kafka, che talvolta risulta pesante data la scarsa presenza di dialoghi.

Recensioni: 5/5

Gregor, come tutti i personaggi e le storie di Kafka, è un piccolo ometto, privo di qualsiasi forma e spirito, incapace di reagire alla vita anche dinnanzi agli eventi più assurdi. Inerme e quasi incurante del suo cambiamento non si pone domande, si adegua alla radicale trasformazione senza mai cercare di comprendere il senso, sempre spotando i pensieri su banalità quotidiane e riflettendo su elementi contingenti che lo rendono frustrato ma incapace di mutare la sua situazione. È passivo come K ne "il processo", tutto sembra accadere ma non essere mai minimamente responsabilità dei protagonisti, che soccombono alle condizioni senza mai reagire. Anche i personaggi attorno al protagonista sembrano semplicemente prendere atto degli eventi e dopo un iniziale forma di sorpresa, nulla li porta a interrogarsi ma anzi tutto sembra muoversi verso una ricerca di normalità che ignori le condizioni esterne e dia una parvenza di normalità. Un libro davvero consigliato che dovrebbe far fermare a riflettere sul senso dei cambiamenti oltre che dare un momento di piacevole immersione in una forma di realtà assurda.