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La mia famiglia e altri animali è molto più di un semplice memoir: è un piccolo gioiello che mescola l'umorismo tipicamente inglese con la meraviglia per il mondo naturale. Gerald Durrell racconta con grazia e intelligenza la sua infanzia a Corfù, insieme alla sua famiglia eccentrica, insegnanti che per lui sono stati illuminanti e la fauna straordinaria che popolava le sue giornate. Ho amato il tono ironico e affettuoso con cui descrive la sua famiglia, personaggi vivissimi e irresistibili, così come la profondità con cui riesce a trasmettere il suo amore per gli animali e per l’ambiente. Le descrizioni della natura e dei suoi abitanti sono dettagliate, poetiche, evocative: alcune scene le ho vissute come se fossi lì, soprattutto i due indimenticabili picnic che l’autore racconta. Anche se alcuni comportamenti nei confronti degli animali oggi potrebbero apparire criticabili, va ricordato che si descrive il comportamento di un bambino negli anni ’30: il contesto è fondamentale. Lo consiglio a chi cerca una lettura rilassante, divertente e piena di poesia, e a chi vuole (ri)scoprire la bellezza del mondo naturale attraverso gli occhi di un bambino curioso e appassionato.
La storia autobiografica di Gerry, bambino di 10 anni che diventerà brillante zoologo, insegna che chi è messo in condizione di vivere le proprie avventure e seguire le proprie aspirazioni in libertà, e anche con un pizzico di incoscienza, sente realizzarsi ciò per cui è venuto al mondo. Il libro è lo specchio di questo: un racconto scanzonato, a tratti esilarante per le figure dei familiari di Gerry che lo animano, in cui non c’è spazio per i problemi dell’esistenza, dove la quotidianità è fatta di scoperte e rapporti umani genuini e un po’ incantati, così come gli occhi del giovane Gerry a contatto con la natura: ciò che è brutto appare bello, ciò che sembra silenzioso parla, le stesse similitudini e metafore raccontano solo dei suoni e dei colori della natura. E se è vero che un certo cliché narrativo vuole che l’isola sia spesso l’emblema del paradiso perduto, Corfù non fa eccezione, ma risponde a questo topos nella maniera più autentica.
Semplicemente delizioso. Libro stupendo e ben scritto. Tra l altro l ho letto in una vacanza in Grecia e mi ha fatto vivere sensazioni uniche
Troppe descrizioni rendono questo romanzo piatto. Dopo l'arrivo della famiglia a Corfù, il mio interesse è stato quasi nullo.