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Libro che, per quanto mi riguarda, poteva essere pensato in maniera diversa. Ho trovato le citazioni dei filosofi buttate là, senza approfondimenti, senza chiarimenti o ulteriori indagini. Bello il rapporto che i due protagonisti hanno instaurato, ma personalmente non ho provato empatia per nessuno.
La storia sarebbe un TRE, ma il +1 deriva dal fatto che la storia è ambientata nella mia Livorno, anzi nel mio quartiere Fabbricotti. Leggendo il libro non facevo che sorridere pensando che descriveva i posti ed i luoghi dove sono cresciuto. La storia è carina ma il finale lascia troppi aspetti aperti. O vi sarà un seguito ed allora si capisce questa scelta, oppure per non aggiungere altre 100 pagine nella storia per chiudere tutte le parentesi aperte avrebbe rischiato di appesantire il libro. Deh! Comunque il voto è molto positivo.
Forse gli intellettuali trovano questo libro banale: deformazione professionale. Trovo che questo libro rispecchia una parte, purtroppo piccola, del volto umano. C'è poesia, scritto bene, senza pretese intellettualistiche, personaggi umani con le loro diversità. Interessanti le tante citazioni filosofiche che stimolano approfondimenti..... chi lo desidera! interessante come il professore e Maria Vittoria s'insegnano a vicenda invece che essere rigidi come molte persone che guardano solo il proprio ombelico. Un racconto con personaggi positivi senza quel buonismo che personalmente mi irrita. Quando trovo un libro che mi piace molto mi succede che compro varie copie per regalarle a chi penso possa interessargli e così ho fatto con questo.
Libro molto interessante di Alice Cappagli, con qualche spunto filosofico. Narrazione scorrevole, buono l'equilibrio tra descrizione dei luoghi e successione degli eventi. Ogni ambiente viene descritto con straordinario realismo, essendo stato visitato in prima persona dall'autrice.