Parlarne tra amici

Da boomer ho letto con interesse questo primo libro della Rooney che da quanto capisco è scrittrice amata o detestata dal pubblico. Aspettative : una rappresentazione della contemporaneità dei millenial di oggi. Mi ci trovo specie nell‘utilizzo da parte dei protagonisti di alcuni canali comunicativi di oggi (mail, chat, facebook, tinder etc..) per gestire aspetti anche affettivi sebbene avrei calcato molto di più la mano. Anche lo stilema di scrittura è degna espressione della contemporaneità: tre parole e un punto. Una frasetta e un punto. Una frase di due righe e un punto e a capo. Ora, non si pretende lo stile di Flaubert o le ipotassi di Proust ma questo aspetto, a prescindere dal libro, è imbarazzante ( ma quanto sono boomer ....) Trama inesistente che ruota attorno a quattro personaggi in una narrazione intrisa con un po' di bisessualità, qualche menzione a Deleuze, una protagonista disturbata e depressa, romance letterario e crisi esistenziali di passaggio dal mondo dello studio a quello lavorativo. Manca un salto dall’ analista e una famiglia disfunzionale alla Franzen. Il libro analizza bene questi aspetti affettivi, emotivi, mentali e psicologici (evidente il complesso di inferiorità di Frances ) ma chiariamoci non sono prerogativa dei millenial. Se da boomer la mia contemporaneità era prendersi a mazzate con i fascistelli in San Babila, le dinamiche personali non erano molto diverse dalle attuali. Detto ciò il mio giudizio su Sally Rooney è neutrale ma a lungo andare penso che un romanzo debba reggersi su una trama importante altrimenti dopo 300 pagine si rischia la seduta dallo psicanalista… di scuola doverosamente Lacaniana. Due stelle

è il mio preferito dei suoi libri, ci sono veramente affezionata. penso che racconti esperienze, dolori e amarezze che molte giovani donne possono aver vissuto in modi diversi. adoro la sua scrittura, la trovo così vera, mi cattura. Paolo Giordano di questo libro ha scritto «Parlarne tra amici racchiude in sé tutta l'inconsapevolezza luminosa dei vent'anni, la confusione, il tedio, l'indecisione e al tempo stesso l'arroganza che hanno caratterizzato ognuno di noi a quell'età» non potrei essere più d'accordo.

Apprezzo molto la scrittura di Sally Rooney e dopo aver letto “Persone normali” mi sono buttata a capofitto in questa lettura; sicuramente il primo romanzo dell’autrice è insostituibile, ma anche in questo libro lo stile dell’autrice è evidente: personaggi mai banali, relazioni complicate, eventi comuni che sembrano straordinari. Molto bello.

Anch'io l'ho letto dopo "Persone Normali" dopo, cioè, essere stato totalmente conquistato da Marianne e Connell; ecco, adesso oltre a loro c'è Frances e c'è, soprattutto, una giovane scrittrice che riesce a dare un nome alle sensazioni, a trovare le parole giuste per descrivere i sentimenti delle persone, che siano normali o no, una scrittrice che ritengo, attualmente, tra le migliori in assoluto e che continuerò a seguire. I suoi libri parlano di giovani e sono destinati, specialmente, a loro, ma soddisfano pienamente, eccome, anche le esigenze letterarie di chi giovane non lo è più; solita ottima traduzione.