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Dettagli

2022
3 marzo 2022
256 p., Brossura
9788811001362

Descrizione

Anna Vera Viva ci guida in uno dei rioni più affascinanti del nostro paese. E, attraverso la potenza del sangue, ci fa conoscere l’animo umano e le sue contraddizioni. Dopo aver letto questo libro, l’eterno scontro tra bene e male avrà un sapore nuovo.

Il rione Sanità è un’isola. Un lungo ponte lo divide dal resto di Napoli. Qui, i vivi e i defunti convivono da secoli e non vi è posto, più di questo, in cui morte e vita siano così strettamente intrecciate. Ed è qui che, dopo quarant’anni, due fratelli si rincontrano. Raffaele, dato in adozione giovanissimo alla morte della madre, ci torna come parroco della basilica di Santa Maria alla Sanità. Peppino, invece, è il boss del quartiere. Due uomini che non potrebbero essere più diversi l’uno dall’altro. Eppure, il richiamo del sangue, ineludibile, li unisce. Un legame che è fonte di pericolo e tormento per entrambi. Quando la morte colpisce e un cadavere viene ritrovato in un appartamento del rione, le indagini, suffragate da un testimone poco affidabile, seguono un unico binario. Quell’omicidio fa tirare un sospiro di sollievo a tante persone, ma Raffaele non si lascia abbindolare. Decide di rivolgere il suo sguardo, esperto della vita, proprio tra la sua gente, anche se questo significa guardare qualcuno di molto, forse troppo, vicino a lui. Ma Raffaele non si è mai fermato davanti a nulla e non inizierà adesso. Sa bene che le sue indagini possono compromettere un equilibrio basato su regole non scritte e allo stesso tempo inderogabili, ma deve andare avanti. Perché la Sanità è un’isola e per navigare il mare che la circonda ci vogliono coraggio, passione e un concetto diverso di verità.

Valutazioni e recensioni

4,4/5
Recensioni: 4/5
(8)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

Due fratelli. Don Raffaele, dato in adozione dopo la morte della madre, è il nuovo parroco della Basilica di Santa Maria nel rione Sanità, a Napoli. Peppino, invece, quel quartiere non solo non lo ha mai lasciato, ma col tempo ne è pure diventato il Boss: è quello che ne ha il controllo, il potere, e che si occupa di tutte le cose illegali. Non potrebbero essere più diversi e le loro vite aver intrapreso percorsi più lontani, eppure il sangue di certi legami non tace. Quando viene ritrovato il cadavere di un personaggio un po' controverso del quartiere e partono le indagini, don Raffaele è deciso a dare una mano e sarà costretto ad ascoltare proprio il richiamo di quel sangue che è fonte di tormento e pericolo. Se vi piacciono i gialli, questo libro fa per voi; se amate Napoli, pure! (Ok, don Raffaele ricorda un po' il don Matteo della serie TV, ma il libro è comunque coinvolgente e le descrizioni di Napoli così appassionate che ti sembra davvero di respirare l'aria di quei posti!). Bello bello.

Recensioni: 5/5

E' stata davvero una piacevole sorpresa aver scoperto questa scrittrice. Mi è piaciuto molto il suo modo di scrivere. Questo libro è un giallo , trama piacevole, ma quello che più mi è piaciuto sono le 'perle' di storia di Napoli, città in cui e'ambientato questo libro. Consigliato ! Adesso ho iniziato il seguente libro. Vi farò sapere 😃

Recensioni: 5/5

Un viaggio a Napoli tra i vicoli e le strade del rione Sanità. Una storia che ti fa amare i personaggi e rievocare aneddoti e leggende della tradizione partenopea. Un finale all'altezza della suspance che scorre tra le pagine. Aspetto il prossimo libro di questa autrice bravissima

Recensioni: 5/5

Un'indagine nel cuore segreto di Napoli. Rione Sanità, un quartiere a sé stante nel quale per sopravvivere senza lesioni bisogna nascere con gli anticorpi, bisogna nascere napoletani. La famiglia Annunziata viene scossa da un triste destino. I figli di casa vengono separati per sempre. Raffaele, sei anni, viene dato alla famiglia romana degli lacono; Peppino, diciassettenne rimane a Napoli. Raffaele sarà sempre accompagnato da inquietudine, irruenza ed un senso di rabbia repressa... nonostante ciò riuscirà a coltivare l'interesse per la filosofia e la teologia fino ad intraprendere la strada del seminario e a farsi prete. Don Raffaele. Peppino rimarrà se stesso perché già all'epoca della separazione le lacrime gli premevano dal fondo dello stomaco, ma si morse ferocemente un labbro e così continuò per sempre fino a diventare il capo, il boss. Don Peppino. Dopo quarant'anni un prete romano viene mandato a tener messa alla basilica di Santa Maria alla Sanità. proprio quel Raffaele, figlio di quella terra di passione, fuoco e sangue. Come questo romanzo ricco di intensità, sentimenti umani e molti reati fino all'omicidio. In una trama delineata da capitoli brevi e scorrevoli, Don Raffaele diventa il principale investigatore. Un mashup di personaggi pazzesco, con caratteristiche e ruoli ben descritti, esaltando molti aspetti psicologici e sociologici, spostano, sotto alcuni aspetti, il genere verso un romanzo giallo fusion, piacevolmente contaminato da un'indagine umana su vizi e virtù. I due fratelli rimangono i protagonisti dall'inizio alla fine, ma il divertimento è garantito da un intervallarsi di vicende familiari ben strutturate, portando a distrarre, confondere e scoprire il colpevole a sole poche pagine dalla fine. Onore e fascino vengono conferiti anche all'ambientazione che ammalia sia la vista che il gusto e l'olfatto.