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Dettagli

2023
Tascabile
28 luglio 2023
176 p., Brossura
9788806246860

Descrizione

È notte, l’orfanotrofio è immerso nel sonno. Tutte le ragazze dormono, tranne una. Si chiama Cecilia, ha sedici anni. Di giorno suona il violino in chiesa, dietro la grata che impedisce ai fedeli di vedere il volto delle giovani musiciste. Di notte si sente perduta nel buio fondale della solitudine. Cecilia si alza di nascosto dal letto e raggiunge il suo posto segreto: scrive alla persona più intima e lontana, la madre che l’ha abbandonata. La musica per lei è un’abitudine come tante, un opaco ripetersi di note. Così passa la vita all’Ospedale della Pietà di Venezia, dove le giovani orfane scoprono le sconfinate possibilità dell’arte pur vivendo da recluse. Le cose cambiano quando arriva un nuovo compositore e insegnante di violino. Si chiama Don Antonio, è un giovane sacerdote, ha il naso grosso e i capelli colore del rame. La sua carriera è agli esordi, non è ancora diventato il grande Vivaldi. Con una nuova postfazione dell'autore.

Valutazioni e recensioni

2,8/5
Recensioni: 4/5
(96)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

Io mi sono fermato a pag. 26.....ci ho provato in tutti i modi a continuare, ma la narrazione è quanto di più fastidioso e ridondante abbia mai trovato in un libro. Rimango basito di come abbia potuto vincere un premio così prestigioso.

Recensioni: 5/5

Più che un romanzo è un tributo al grande compositore veneziano Vivaldi, del quale Tiziano Scarpa si evince sia un gran cultore. La scrittura è buona, anzi alcuni capoversi sono superlativi, ma la trama non avvince. Cecilia è sfuggente, non si fa amare. Alcune situazioni poi si ripetono in continuazione. La scena del parto nella latrina è da dimenticare tanto quanto la scena conclusiva di "Furore" è da ricordare.

Recensioni: 5/5

All'inizio il libro può sembrare un po' ostico, bisogna però lasciarsi andare e sapersi immergere nella lettura. Bello e poetico.

Recensioni: 5/5

Opera originalissima di un autore talvolta sottovalutato. Premio Strega ampiamente meritato. Chi, leggendo questo libro,aspetta che "succeda qualcosa" non ha compreso la rivoluzione compiuta dal romanzo novecentesco. Mi piace paragonare Tiziano Scarpa a P. Roth: chi non lo apprezza è perchè non lo capisce