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Potrà piacere o no, ma l'esordio di De Michelis di sicuro non lascia indifferenti: sullo sfondo della zona della stazione di Milano, vera protagonista del romanzo, si sviluppa la storia di Riccardo Mezzanotte, poliziotto distaccato per motivi disciplinari alla Polfer. Riccardo, figlio di un importante commissario di polizia tragicamente e misteriosamente assassinato, si trova ad indagare su misteriose uccisioni rituali di animali all' interno della stazione. Da lì l'incontro con la giovane Laura Cordero, impegnata in un ente di assistenza sociale nei pressi della stazione, ed il racconto che prende enorme ariosità e struttura, nell' arco delle 800 e più pagine, spaziando senza soluzione di continuità da intemperanze ultrà a riti voodoo, da noir a romanzo l'avventura alla Verne, fino ad arrivare a puntate nel sovrannaturale, reminiscenze della seconda guerra mondiale ed altro ancora. Per quanto sopra, da un lato i grandi pregi del romanzo stanno in una - comunque sommaria - originalità e nella straordinaria capacità di legare il lettore, sullo sfondo di una fantastica descrizione di una cupa stazione di Milano. D'altro canto, però, una certa prevedibilità e scontatezza nella trama, una forte improbabilità di alcune situazioni e la troppa eterogeneità delle evenienze del libro fanno drasticamente calare il giudizio finale. Un esordio comunque di grossa personalità, che lascia ben sperare per future opere.
Mi è piaciuto un sacco!! Tutto!! Personaggi. luoghi, storia, narrazione. Tutto Strepitoso.
Polpettone pseudo thiller dai risvolti inverosimili al limite del ridicolo. Di gran lunga il peggior libro mai letto in quasi 60 anni. Lasciate stare, solo battage pubblicitario in classico stile amicchettismo. Chissè il prossimo......
Non mi hanno mai spaventato i libri con tante pagine, anzi! Ma questo è diventato pagina per pagina sempre più pesante, un vero polpettone, con dialoghi e descrizioni a volte del tutto inutili.. non mi era mai successo di saltare a pie' pari intere pagine, questa volta sì. Prolisso fino alla noia, un mix di generi dal poliziesco al fantasy, che ho trovato inutile. Salvo solo la descrizione della Stazione Centrale, che forse mi spingerà ad esplorarla meglio. Dimenticavo, raramente ho provato antipatia per il personaggio di un libro, in questo caso avrei volentieri preso a ceffoni il protagonista.