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Dettagli

6
2016
Tascabile
24 maggio 2016
XIV-389 p., Brossura
9788804668282

Descrizione

Sal Paradise, un giovane newyorkese con ambizioni letterarie, incontra Dean Moriarty, un ragazzo dell'Ovest. Uscito dal riformatorio, Dean comincia a girovagare sfidando le regole della vita borghese, sempre alla ricerca di esperienze intense. Dean decide di ripartire per l'Ovest e Sal lo raggiunge; è il primo di una serie di viaggi che imprimono una dimensione nuova alla vita di Sal. La fuga continua di Dean ha in sé una caratteristica eroica, Sal non può fare a meno di ammirarlo, anche quando febbricitante, a Città del Messico, viene abbandonato dall'amico, che torna negli Stati Uniti. Postfazione di Fernanda Pivano.

Valutazioni e recensioni

3,8/5
Recensioni: 4/5
(82)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

Uno dei pilastri della letteratura contemporanea. Lo consiglierei all'infinito.

Recensioni: 5/5

"On the road" è considerato uno dei più grandi romanzi americani di tutti i tempi, un romanzo che ha segnato una generazione: la 'beat generation', quel gruppo di poeti, artisti, scrittori che ha solcato le strade degli Stati Uniti negli anni '40 e '50, contribuendo in un certo senso a cambiare la mentalità di un'intera nazione. E "On the road" ne è il manifesto. La follia, la sregolatezza, il gusto nella ricerca dell'eccesso tramite viaggi infiniti, l'abuso di alcol e droghe, il piacere del sesso. Con il proprio capolavoro Kerouac dipinge un vero e proprio affresco che rappresenta il cuore pulsante dell'America 'beat, underground' degli anni '50. E lo stesso Kerouac ne è un personaggio. Tutte le avventure narrate sono state infatti vissute sulla pelle dall'autore del libro, che dei 'beatniks' è stato uno dei fondatori. Il suo alter-ego nel romanzo si chiama Sal Paradise, un giovane Newyorkese che accompagna l'amico Dean Moriarty in una serie di folli avventure che hanno un denominatore in comune: la strada. Ammetto che, oltrepassata la metà del libro, la lettura ha cominciato a farsi pesante... però non potevo non leggere questo libro icona della narrativa americana.

Recensioni: 5/5

“D’un tratto mi ritrovai in Times Square. Avevo fatto tredicimila chilometri in giro per il continente americano ed ero di ritorno in Times Square; e proprio nel mezzo di un’ora di punta, per di più, a guardare con i miei occhi resi innocenti dalla strada l’assoluta pazzia e il fantastico andirivieni di New York con i suoi milioni e milioni di uomini che si prendono a gomitate all’infinito tra di loro per un dollaro, il pazzo sogno: afferrare, prendere, dare, sospirare, morire, solo per poter essere sepolti in quell’orribile necropoli dietro a Long Island City.” ― Jack Kerouac, On The Road Questo libro (o, probabilmente, dovrei dire questo capolavoro della letteratura nordamericana contemporanea) incarna la Bibbia dei viaggiatori e dei sognatori - due identità che, sovente, coincidono e, in cui, mi riconosco. Avevo 13 o 14 anni la prima volta che lo lessi e, da allora, l’intera opera di Kerouac, la sua esistenza vagabonda e il suo Genio tormentato, talentuoso, folle ed insaziabile di vita, hanno rappresentato per me una grandissima ispirazione. Jack Kerouac non è un semplice scrittore, bensì un mentore per coloro che hanno la capacità di lasciarsi alle spalle i pregiudizi e la pretesa di “capire”, e “On the Road” non è un romanzo da leggere, ma da “vivere”.

Recensioni: 5/5

da leggere e rileggere assolutamente