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HO LETTO TUTTI I LIBRI DELLA GREGORY. TUTTI ECCEZIONALI, AVVINCENTI ED ENTUSIASMANTI. MA QUESTO E' STATO UNA GRANDE DELUSIONE . RIPETITIVO, PROLISSO E NOIOSO. SPERO CHE TORNI ALSUO SOLITO STILE.
la Gregory non delude mai, bello davvero con personaggi indovinati e ben definiti. lo consiglio assolutamente
Ancora una volta, non il libro meglio riuscito della Gregory, anche se decisamente meglio di Tre sorelle, tre regine, con cui secondo me aveva raschiato un po’ il fondo del barile. Mi è piaciuta molto la prospettiva inedita con cui viene descritta l'ascesa al trono e i primi anni di regno di Elisabetta, nonché l’avvicendarsi delle protagoniste, come se una prendesse le fila della storia dal punto in cui il racconto dell’altra si interrompe, ma – era inevitabile – questo rende le storie un tantino ripetitive, come se le tre ragazze non avessero una personalità distinta, ma fossero la stessa persona (infatti, come ha già notato qualcuno, commettono tutte lo stesso errore!)... Diciamo che poteva caratterizzarle meglio, anche se comprendo bene la difficoltà nel reperire documenti storici e testimonianze, dal momento che stiamo parlando di due (se non tutte e tre) donne volutamente accantonate e dimenticate dalla storia. In ogni caso è stata una lettura piacevole, e lo stile della Gregory non delude... anche se un cambiamento ormai è d’obbligo, è davvero ora che la saga delle due Rose e dei Tudor giunga all’agognata parola fine.
Uno dei più avvincenti tra i romanzi storici degli ultimi anni, linguaggio e ambientazioni sono ricreati con cura e ti permettono di calarti veramente in quegli anni. Meraviglioso, lo leggerei altre dieci volte tutto d'un fiato!