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Dettagli

2019
13 giugno 2019
280 p., Brossura
9788845933950

Descrizione

«Da sei mesi a questa parte, ogni giorno, di mia spontanea volontà, passo alcune ore davanti al computer a scrivere di ciò che mi fa più paura di qualsiasi altra cosa: la morte di un figlio per i suoi genitori, quella di una giovane madre per i suoi figli e suo marito. La vita ha fatto di me il testimone di queste due sciagure, l’una dopo l’altra, e mi ha incaricato – o almeno io ho capito così – di raccontarle...». Il caso ha infatti voluto che Emmanuel Carrère fosse in vacanza nello Sri Lanka quando lo tsunami ha devastato le coste del Pacifico, e che si trovasse ad accompagnare una giovane coppia di connazionali lungo le penosissime incombenze pratiche necessarie per ritrovare il corpo della figlia di quattro anni; e che, pochi mesi dopo, gli accadesse di seguire un’altra vicenda dolorosa, quella che porterà alla morte per cancro la sorella della sua compagna. C’è un solo modo per ricevere il dolore degli altri: farlo diventare il proprio dolore. Questo è il compito che si assume Carrère, riuscendo a scrivere, senza mai cadere nell’enfasi, ma mettendo a fuoco con la precisione ossessiva di un reporter ogni minimo particolare, uno dei suoi libri più «scandalosi» – e proprio per questo più amati dai lettori.

Valutazioni e recensioni

4,3/5
Recensioni: 4/5
(27)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

Mitico Carrère: non si rinnega mai. Un libro ottimo.

Recensioni: 5/5

Quella di Carrère in questo romanzo è una scrittura reale, profonda dove i personaggi danno voce a azioni, parole, pensieri che chiunque di noi nella vita prima o poi avrebbe bisogno di sentirsi dire. Questa storia, unica nel suo genere, ci porta a fare delle riflessioni sulla vita, sulla nostra esistenza, nelle nostre fragilità, che si presentano in certi frangenti della nostra vita, e punti di forza

Recensioni: 5/5

Interessante anche se non il migliore di Carrere. Pervaso da una sottile e insopportabile corrente di egocentrismo che, nel mio caso, ha disturbato abbastanza.

Recensioni: 5/5

Ammetto che ero un po’ scettica all’inizio, conoscendo il Carrére de “L’avversario”, La settimana bianca” ecc. ,eppure i temi esplorati della morte, del dolore e quasi dell’eziologia stessa della malattia soprattutto dal punto di vista psicologico mi ha piacevolmente sorpresa. Estremamente sensibile e crudo allo stesso tempo