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Lo rileggerei perché nella nostra epoca in cui tutte le amicizie sembrano basarsi sul nulla e avere una fine programmata questo libro mette invece in luce i risvolti più dolorosi che solo un’amicizia viscerale e autentica potrebbe creare. Esplora i temi dell’amicizia, dell’amore, della solitudine e del divario sociale soffermandosi su ciascuno in diversi punti del libro ma senza trascurarne alcuno.
Ho comprato questo libro spinta dalle recensioni positive, ma è uno dei libri più noiosi che abbia letto. Due amici si incontrano dopo 41 anni , custodendo un segreto che li aveva allontanati uno dall'altro e sono venuti alla resa dei conti. A parte il fatto che il segreto è abbastanza ordinario, la resa dei conti è un monologo, abbastanza ripetitivo, di uno dei due amici. L' altro praticamente non risponde. Finito il libro ...
Libro molto interessante, con spunti di riflessione sul tema dell'amicizia, della fiducia, della vendetta. I protagonisti sono essenzialmente due amici che si ritrovano dopo 40 anni per una cena che è di fatto una resa dei conti sulla vita che hanno vissuto, dei motivi per cui è andata in un certo modo. Non ha molti dialoghi, è prevalentemente un monologo. Vengono sollevate varie domande ma quanto alle risposte.. Beh a volte non servono, perché non c'è più motivo per averne perché non fanno la differenza o perché cmq, nel profondo del nostro io, conosciamo già la risposta
Uno dei miei libri favoriti. L'ho letto e poi l'ho acquistato per la mia migliore amica. Ora "L'eredità di Eszter"...