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Dettagli

2021
17 giugno 2021
320 p., Brossura
9788862434201

Descrizione

Vincitore del Premio Strega Europeo 2021
Il nuovo, attesissimo romanzo di Georgi Gospodinov ci porta a Zurigo, Sofia, Vienna, Sarajevo, Brooklyn, e in altri luoghi e tempi, e ci mette di fronte a tutta l'incertezza del futuro, mescolando satira e nostalgia, storia e ironia, in un irresistibile viaggio nello sconfinato continente di ieri.

«Cronorifugio è un innesto esondante d’invenzione su fatti storici, è l’esplorazione nostalgica e ironica di un secolo andato» - Nadia Terranova, Robinson

Gaustìn, un bizzarro personaggio che vaga nel tempo, inaugura a Zurigo una "clinica del passato" dove accoglie quanti hanno perso la memoria per aiutarli a riappropriarsi dei loro ricordi. Ogni piano dell'edificio riproduce nei dettagli un decennio del secolo scorso, e la prospettiva di un confortevole rifugio dal presente finisce per allettare anche chi è perfettamente sano. In Europa intanto viene indetto il primo referendum sul passato e la campagna elettorale si fa ben presto movimentata...

Valutazioni e recensioni

4,5/5
Recensioni: 4/5
(18)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

Questo romanzo distopico e decisamente fantasioso riesce a farci riflettere sugli anni che sono volati inesorabilmente e che non potranno più tornare, con tutto quel bagaglio di ricordi ai quali ci aggrappiamo, ma che molto spesso sono destinati a svanire dalla nostra mente, complice lo scorrere inesorabile del tempo. Contemporaneamente, l’autore riesce ad interrogandoci sul valore che diamo al nostro presente e al nostro vivere quotidiano. Un testo malinconico e nostalgico che ci trasporta di getto in tematiche delicate come l’Alzheimer, la vecchiaia ed il fine vita, mischiandosi a sentimenti ed emozioni che l’autore riesci a farci provare, non senza farci versare alcune lacrime nel corso del romanzo. Consiglio certamente la lettura.

Recensioni: 5/5

Non ci sono dubbi sulle qualità dell'autore, ma lo sviluppo della storia non mi ha appassionato come speravo. Bella l'idea, ma in molti passaggi la conoscenza della storia bulgara sembra essere un presupposto fondamentale per la scorrevolezza del testo. Un romanzo sulla (della) memoria che dimenticherò in fretta.

Recensioni: 5/5

Prosa elegante che resta scorrevole. Capitoli piuttosto brevi. Ogni tanto cambia il punto di vista e c'è un uso sia della terza che della prima persona. Nonostante il linguaggio estremamente poetico, nelle prime due parti sembra di leggere proprio un distopico abbastanza classico (incentrato sulla nascita e diffusione delle cliniche della memoria). Dalla terza parte in poi l'autore mischia al distopico tanta autofiction con ricordi e sogni e la narrazione diventa più onirica e sfumata. Questo porta anche a dubitare un po' sulla veridicità di tutto quanto è stato narrato nella parte precedente, anche per la rottura della quarta parete che l'autore opera in queste parti del libro. Inoltre, la terza parte è di più difficile comprensione se non si conosce bene la storia della Bulgaria. Ho trovato interessante il punto di vista espresso dall'autore sull'Italia, essendo lui appunto uno straniero che guarda il nostro paese dall'esterno. È un libro denso, con più piani e chiavi di lettura. Consiglio la lettura (e tante future ri-letture).

Recensioni: 5/5

Originale, per riflettere.