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2014
Tascabile
7 marzo 2014
XIX-309 p., Brossura
9788806220747

Descrizione

"Esercizi di stile" è un esilarante testo di retorica applicata, un'architettura combinatoria, un avvincente gioco enigmistico. Tutto vero, però è anche un manifesto letterario (antisurrealista), è un tracciato di frammenti autobiografici, è la trascrizione di una serie di sogni realmente effettuati da Queneau. E perfino un testo politico, nonché un'autoparodia. Questo è quanto emerge dalle riflessioni che Stefano Bartezzaghi ha dedicato a questo libro-capolavoro. E la sua postfazione al volume diventa complementare alla classica introduzione di Umberto Eco, del quale si conserva anche la traduzione. In appendice, presentati per la prima volta in italiano, alcuni esercizi lasciati cadere nell'edizione definitiva, un indice preparatorio e l'introduzione, anch'essa inedita in Italia, scritta da Queneau per un'edizione del 1963.

Valutazioni e recensioni

4,5/5
Recensioni: 4/5
(30)

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Recensioni: 5/5

Testo bellissimo e geniale, davvero stimolante e costruttivo nel proporre tanti modi in cui è possibile raccontare una storia, scriverla o recitarla. L’autore propone “solo" 99 esercitazioni di stile (il traduttore ne aggiunge altre 4), ma potrebbero essere davvero infinite, divertendosi con la lingua e le intenzioni. La maggior parte degli sviluppi che ne emergono sono effettivamente divertenti! Sulla base di queste indicazioni si può lavorare a diversi livelli: penso che sarebbe molto interessante utilizzarlo in tutte le scuole (e forse già avviene, mi auguro), di ogni ordine e grado (già a partire da quella dell’infanzia: mi ricorda infatti testi e manuali come la "Grammatica della fantasia" di Gianni Rodari, o alcuni libri di Bruno Munari), oltre a scuole di teatro, scrittura, ecc. Questa edizione è impreziosita dall’introduzione di Umberto Eco (a dir la verità un po’ difficilotta e noiosa) e da quella di Stefano Bartezzaghi (più interessante e di facile lettura) che permettono di inquadrare, contestualizzare e comprendere al meglio l’opera. Inoltre il testo francese a fronte permette di rendersi conto che la traduzione ad opera di Umberto Eco è in certi casi una riscrittura, non essendo sempre possibile tradurre letteralmente i giochi di parole da una lingua all’altra, quindi tanto di cappello anche al famoso scrittore che ci ha lavorato, offrendoci la lettura di due capolavori in uno!

Recensioni: 5/5

Queneau (autore del Famoso I Fiori Blu) qui si diverte a compilare ben 99 variazioni di un semplice testo iniziale di poche righe che racconta di un parapiglia tra uno giovane passeggero e altri che affollano un tram in un’ora di punta per assicurarsi un posto a sedere. Su questa breve nota di poche righe è un fiorire di varianti tra le più curiose ed esilaranti dello stesso autore, ma pure impreziosite dalla traduzione (e libera interpretazione) di Umberto Eco. A volte, Eco supera perfino il maestro nell’inventarsi varianti bizzarre dello scritto originale. Alcuni esempi: degli Alexandrins ne fa una variante del passero solitario di Leopardi; gli Ampoulé echeggiano Omero “quando l’aurora dalle dita rosate imparte i suoi colori …; nel Sonnet entra di prepotenza Dante “tanto gentile la vettura pare”; negli Hellénismes si gioca in un greco maccheronico: tra i “petrolnauti fui martire di un microrama in una cronia di katabasi”; poi esplode in un latino bislacco in Macaronique “senatus populusque parisensis sudabant … sol duas horas in coelo habebant descendutus, Sancti Lazari stationem ferroviariam passante davante”. Per concludere con Gastronomique: “dopo un’attesa gratinata sotto un sole al burro fuso, salii su autobus pistacchio dove i clienti bollivano come vermi in un gorgonzola; tra questi vermicelli in brodo v’era una mazzancolla sgusciata”. Ecco un menu di non facile digestione. Sembra una curiosa schermaglia con affondi e colpi inaspettati tra due valenti schermidori, una disfida tra Francia e Italia in cui forse entrambi gli autori sono vincitori. Un tripudio d’invenzioni per il gaudio del lettore. Una pagina al giorno potrebbe levare l’uggia dintorno. Suggerirei massima diffusione, tra i lettori, a parenti, amici e, perché no, anche ai nemici che potrebbero scordare ruggini passate e stringere sincera amicizia.

Recensioni: 5/5

Ingredienti: un piccolo episodio di vita quotidiana rappresentato in 99 quadri diversi sfruttando prospettive e angolazioni date da figure retoriche, forme letterarie, modalità comunicative, strumenti linguistici, giochi di parole, stili, sensi. Consigliato: a chi vuol esplorare nuovi orizzonti semantici-semiotici-comunicativi-enigmistici, a chi vuol conoscere il significato di sinchisi, omoteleuto, poliptoto, apocope, parechesi, lipogramma.

Recensioni: 5/5

Libro divertente e geniale, si legge in fretta ed è geniale l’idea di raccontare lo stesso episodio con differenti stili.