€ 19,00 € 20,00 -5%
disp. immediata

Dettagli

17
2020
8 giugno 2020
320 p., Rilegato
9788830455344

Descrizione

Libro vincitore del Premio letterario nazionale per la donna scrittrice 2021 e del Premio Internazionale di letteratura città di Como VIII edizione - Sezione Narrativa Edita
Con Fiore di roccia Ilaria Tuti celebra il coraggio e la resilienza delle donne, la capacità di abnegazione di contadine umili ma forti nel desiderio di pace e pronte a sacrificarsi per aiutare i militari al fronte durante la Prima guerra mondiale. La Storia si è dimenticata delle Portatrici per molto tempo. Questo romanzo le restituisce per ciò che erano e sono: indimenticabili.

«Ilaria Tuti costruisce un romanzo teso in cui nessuna parola è superflua, nessuna descrizione "decorativa": le piaghe sulle spalle martoriate delle ragazze, gli occhi "bui" dei soldati, un pasto misero consumato in silenzio, le lacrime trattenute e le poche risate sono le (bellissime) tessere di un mosaico epico e scarno insieme.» - Corriere della Sera

«Quelli che riecheggiano lassù, fra le cime, non sono tuoni. Il fragore delle bombe austriache scuote anche chi è rimasto nei villaggi, mille metri più in basso. Restiamo soltanto noi donne, ed è a noi che il comando militare italiano chiede aiuto: alle nostre schiene, alle nostre gambe, alla nostra conoscenza di quelle vette e dei segreti per risalirle. Dobbiamo andare, altrimenti quei poveri ragazzi moriranno anche di fame. Questa guerra mi ha tolto tutto, lasciandomi solo la paura. Mi ha tolto il tempo di prendermi cura di mio padre malato, il tempo di leggere i libri che riempiono la mia casa. Mi ha tolto il futuro, soffocandomi in un presente di povertà e terrore. Ma lassù hanno bisogno di me, di noi, e noi rispondiamo alla chiamata. Alcune sono ancora bambine, altre già anziane, ma insieme, ogni mattina, corriamo ai magazzini militari a valle. Riempiamo le nostre gerle fino a farle traboccare di viveri, medicinali, munizioni, e ci avviamo lungo gli antichi sentieri della fienagione. Risaliamo per ore, nella neve che arriva fino alle ginocchia, per raggiungere il fronte. Il nemico, con i suoi cecchini – diavoli bianchi, li chiamano – ci tiene sotto tiro. Ma noi cantiamo e preghiamo, mentre ci arrampichiamo con gli scarpetz ai piedi. Ci aggrappiamo agli speroni con tutte le nostre forze, proprio come fanno le stelle alpine, i «fiori di roccia». Ho visto il coraggio di un capitano costretto a prendere le decisioni più difficili. Ho conosciuto l’eroismo di un medico che, senza sosta, fa quel che può per salvare vite. I soldati ci hanno dato un nome, come se fossimo un vero corpo militare: siamo Portatrici, ma ciò che trasportiamo non è soltanto vita. Dall’inferno del fronte alpino noi scendiamo con le gerle svuotate e le mani strette alle barelle che ospitano i feriti da curare, o i morti che noi stesse dovremo seppellire. Ma oggi ho incontrato il nemico. Per la prima volta, ho visto la guerra attraverso gli occhi di un diavolo bianco. E ora so che niente può più essere come prima.»

Valutazioni e recensioni

4,7/5
Recensioni: 4/5
(167)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

MI sono ritrovata nella Carnia d'inizio secolo scorso. Mi e' piaciuto molto, ben scritto e reale.

Recensioni: 5/5

Ho ricevuto in regalo il libro da mia moglie perchè appassionato si storia del 900 e devo dire che,pur diffidando spesso dei "romanzi storici" ho apprezzato tantissimo il lavoro di Ilaria Tuti autrice che non conoscevo. Sapevo del ruolo svolto dalle portatrici carniche a sostegno delle truppe alpine sul fronte dell' Isonzo che, per 1 lira e 50 centesimi a viaggio, sostennero per 2 anni i soldati in prima linea trasportando a spalla con le gerle ,rifornimenti, munizioni, viveri corrispondena, tornando a valle con biancheria sporca, feriti, a volte salme. Tutto ciò che ruota attorno alla protagonista Agata Primus è confinato in un mondo piccolo che va dal villaggio di Timau alla prima linea. Ogni azione di queste donne è dettata dal dovere, dal senso materno, dal coraggio,dalla forza, dalla resseganzione che si distingue dallo sconforto e dall'apatia. Le donne reagiscono come sanno fare conquistando la stima e il rispetto dI tutti i soldati.La scrittura è di buon livello, scorrevole e intrigante i personaggi, caratterizzati benissimo, trasmettono emozioni. Non manca un pizzico di linguaggio retorico che in questo caso è "giusto" ed un lieto fine che definirei necessario. Ottimo lavoro, Gran libro!

Recensioni: 5/5

A mio avviso, il libro migliore di Ilaria Tuti. Lo stile non delude mai: si legge davvero in maniera scorrevole e molto piacevole. La storia è fantastica e l'idea di raccontare un pezzo della nostra storia e della storia delle donne attraverso un romanzo è secondo me vincente. Assolutamente da leggere

Recensioni: 5/5

Davvero emozionante