«Libro di atmosfere e di inquietudini sotterranee, tali da creare un disagio che a molti non dispiacerà. Ricordate la Gwendolin di Oscar Wilde? “Che tensione intollerabile” osservava quella saggia giovinetta. E continuava: “Speriamo che duri.» Masolino D'Amico
«L'amore non è stato il mio tema preferito. Sono sempre stato più interessato alla follia, al disordine mentale: poi ho cominciato a capire che l'amore è proprio una forma di disturbo mentale.»
«In "Follia" c'è sempre un'autorità che definisce chi è pazzo e chi non lo è. Questa autorità è lo psichiatra.»
«Tutti noi temiamo di avere un briciolo di follia. Per la maggior parte delle persone in questo periodo la sicurezza è più importante dell'intensità, la tranquillità più augurabile del rischio, la normalità è più ricercata della passione.»
«Penso che ci sia sempre il desiderio, anche se ne abbiamo paura: la letteratura è un modo, un mezzo per liberare questa voglia di follia.» - Dall'intervista "L'amore come follia: incontro con Patrick McGrath" - Wuz.it, 1999
Una grande storia di amore e morte e della perversione dell'occhio clinico che la osserva. Dall'interno di un tetro manicomio criminale vittoriano uno psichiatra comincia a esporre il caso clinico più perturbante della sua carriera: la passione tra Stella Raphael, moglie di un altro psichiatra, e Edgar Stark, artista detenuto per uxoricidio. Alla fine del libro ci si troverà a decidere se la "follia" che percorre il libro è solo nell'amour fou vissuto dai protagonisti o anche nell'occhio clinico che ce lo racconta.
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Una storia bellissima, che ti tiene assolutamente incollato alle pagine. Un viaggio dentro la mente umana che non dimenticherò tanto facilmente
Un libro di contenuto e forma impeccabili. Impossibile interrompere la lettura
Bello davvero, per me una bella scoperta! Sono uscita dalla mia zona di comfort per leggerlo, e ho fatto decisamente bene. Questo libro è il ritratto di una società che pensa più all'apparire che all'essere e che giudica invece di tendere la mano. Tutti i personaggi, chi più chi meno e chi in un modo, chi in un altro, hanno delle ambiguità e sono molto enigmatici: hanno tutti luci, ombre e sfumature, tanto che è impossibile decretare un personaggio preferito; io li ho amati e odiati al tempo stesso, tutti. Assistere all'evoluzione del personaggio di Stella, la protagonista femminile, è sconvolgente: un'esperienza meravigliosamente disturbante da seguire da vicino, vista però sempre attraverso gli occhi del suo psichiatra, quindi, attenzione. Io lo consiglio sia a chi ama questo tipo di narrativa, sia a chi, come me, deve uscire un po' dalla sua zona di comfort, perchè vi assicuro che sarà una bella esperienza; ovviamente i toni sono sempre molto cupi, quindi se siete sensibili a determinati argomenti, oppure siete impressionabili, andateci cauti. Non ci sono mai scene cruente all'interno del romanzo, ma è tutto molto angosciante.
Libro che ho divorato in tre sessioni di lettura, struggente, angosciante, un pugno allo stomaco per chi ha vissuto una relazione tossica. Ti entra dentro e ti svolta come un calzino. Consiglio vivamente la lettura.