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3
2007
Tascabile
4 aprile 2007
379 p., Brossura
9788845921544

Descrizione

Nei due decenni successivi alla rivoluzione di Khomeini, mentre le strade e i campus di Teheran erano teatro di violenze tremende, Azar Nafisi ha dovuto cimentarsi in un'impresa fra le più ardue, e cioè spiegare a ragazzi e ragazze esposti in misura crescente alla catechesi islamica una delle più temibili incarnazioni dell'Occidente: la sua letteratura. Il risultato è uno dei più toccanti atti d'amore per la letteratura mai professati – e insieme una magnifica beffa giocata a chiunque tenti di interdirla.

«Il libro di Azar Nafisi è pieno di dolore e di nostalgia: amabile, spiritoso, fluido, talora ingenuo, spesso terribile; e piacerà, ne sono convinto, a moltissimi lettori e lettrici»Pietro Citati

«Leggere Lolita a Teheran è una risposta a qualsiasi regime totalitario e un inno al potere salvifico dei libri e della letteratura: tanto più infatti viene sottratta all’uomo la possibilità di sognare, tanto più forte diviene l’immaginazione e tanto più potere acquista la fantasia nel modificare una realtà intollerabile.» - Maremosso

Quando uno dei suoi studenti più islamizzati le contesta il diritto di tenere un corso sul Grande Gatsby – equiparato al Grande Satana –, Azar Nafisi decide di allestire un processo davanti all'intera classe, e di assumere in prima persona il patrocinio del romanzo. Una tecnica certo poco ortodossa, che tuttavia non stupirà più di tanto il lettore di questo sconvolgente racconto autobiografico. Nei due decenni successivi alla rivoluzione di Khomeini, mentre le strade e i campus di Teheran erano teatro di violenze tremende – e qui descritte con la precisione di un testimone partecipe e sgomento –, Azar Nafisi ha infatti dovuto cimentarsi in un'impresa fra le più ardue, e cioè spiegare a ragazzi e ragazze esposti in misura crescente alla catechesi islamica una delle più temibili incarnazioni dell'Occidente: la sua letteratura. Per riuscirci, è stata costretta ad aggirare qualsiasi idea ricevuta e a inventarsi un intero sistema di accostamenti e immagini che suonassero al tempo stesso efficaci per gli studenti e innocue per i loro occhiuti sorveglianti. Il risultato è uno dei più toccanti atti d'amore per la letteratura mai professati – e insieme una magnifica beffa giocata a chiunque cerchi di interdirla.

Valutazioni e recensioni

4,3/5
Recensioni: 4/5
(103)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

Lo consiglio a tutti coloro che vogliono venire a conoscenza della situazione della donna in Iran, ma anche della sua dittatura politico-religiosa. A tratti può risultare un pò noiosetto.

Recensioni: 5/5

Molto bello anche se a tratti un pochino lento.

Recensioni: 5/5

fa venire voglia di insegnare!

Recensioni: 5/5

A metà tra un saggio storico e di critica letteraria e un racconto di vita quotidiana in cui la Nafisi si rivela una vera enciclopedia della letteratura, spaziando da Fitzgerald alla Austen, da James a Bronte, Nietzsche e ovviamente Nabokov con una sapienza di linguaggio straordinaria. Il regime e la situazione politica stavano divorando tutto, le case, le abitudini, la vita delle persone, tutto…ma non la letteratura. La Nafisi ci regala immagini bellissime ma molto forti e crude allo stesso tempo in cui mentre fuori si sentono sirene e bombe lei e i suoi amici continuano a rimanere raccolti in casa a parlare di libri. L’autrice ci lascia un messaggio bellissimo: niente, nemmeno la guerra e la politica possono uccidere le idee, la voglia di vivere, la cultura! Un libro meraviglioso intriso di letteratura in cui emerge il potere dei libri!