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Dettagli

2022
Tascabile
18 gennaio 2022
128 p., Brossura
9788806252434

Descrizione

Il sorprendente esordio di Donatella Di Pietrantonio: un romanzo che ha il potere e la magia di un incantesimo.

«Un libro brusco e audace... Tocca corde di estrema intensità, senza compiacimenti né sentimentalismi, quasi con cattiveria»Leonetta Bentivoglio, la Repubblica

«Una voce forte, asciutta, aspra e tuttavia levigata da un lavoro rigoroso sulla parola e sullo stile»Cristina Taglietti, Corriere della Sera

Una donna, ormai anziana, mostra i primi segni di una malattia che le porta via la memoria e addirittura se stessa. La sua mente sta piano piano diventando una lunga notte senza luna e soltanto la figlia può aiutarla ad attenuare quel buio, ricostruendo la sua storia, ma anche la loro, gravata da un rapporto «andato storto, da subito». Giorno dopo giorno il dipanarsi quotidiano di piccoli e grandi avvenimenti fa riaffiorare ricordi dolcissimi e crudeli, pieni di vita e di verità, a partire dalla nascita della mamma Esperia e delle sue cinque sorelle, nate da un reduce tornato comunista dalla Grande Guerra e da una contadina dritta ed elegante, malgrado le asperità di un'esistenza di privazioni e sacrifici. In un Abruzzo luminoso e aspro, che si staglia come una terra mitologica e lontana, le fatiche della campagna, l'allegria dei matrimoni, la ruvidezza degli affetti, l'emancipazione dall'analfabetismo e la fine della sottomissione femminile si intrecciano al racconto di una lenta metamorfosi dei sentimenti, in un indissolubile legame madre-figlia che oscilla tra amore e odio, nostalgia e rifiuto. Un libro potente e vitale, in cui le vicende personali si uniscono alla storia corale di un'Italia apparentemente cosí lontana eppure ancora presente nella storia di ognuno di noi.

Valutazioni e recensioni

3,7/5
Recensioni: 4/5
(27)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

Lettura veloce di questo breve romanzo . Nostalgie della figlia che cerca di aiutare la madre malata attraverso i ricordi di una vita. Tristissimo

Recensioni: 5/5

Parla del rapporto e dei ricordi tra una madre e la figlia. Scrittura scarna, essenziale, dura, graffiante. È una stile particolare, estremo. Forse un po' lento ma riesce a mettere a nudo i sentimenti. Sono di origine abruzzese e ci rivedo nei dialoghi e negli atteggiamenti la mia infanzia e adolescenza. La vita tra le montagne tempra i caratteri, per molti versi solitario e silenziosi, testardi e con un forte senso del dovere. Persone che a modo loro sanno amare ed essere generose. A modo loro, come le montagne, come la madre Esperina o i nonni, contadini e pastori. Nel complesso mi è piaciuto, lo reputo un bel libro.

Recensioni: 5/5

Bellissimo

Recensioni: 5/5

La figlia è un architetto, la madre è stata contadina e si chiama Esperina, di nome e Viola di cognome. E' nata il venticinque marzo millenovecentoquarantadue, in piena guerra mondiale, in una contrada tra i comuni di Colledara e Tossicia, sui monti dell'Abruzzo. Adesso è anziana, sta perdendo la memoria e la neurologa certifica che il suo cervello si sta seccando, si ritira, mentre il nulla avanza. E la figlia paragona questa malattia che colpisce il cervello ad un albero di Natale "con le luci che si fulminano una dietro l'altra. Si attenuano in silenzio fino a scomparire, oppure scoppiano. Ad ogni Natale i lumi sono più lontani, più soli. Una sera resterà l'ultimo", fino a che anche l'ultima sinapsi si chiuderà. Prima che ciò succeda la figlia assiste la madre, e la incita a ricordare e a raccontare il suo passato...che la memoria duri il più possibile. Il romanzo è ricco di questi racconti che accomunano il mondo contadino degli anni Quaranta e Cinquanta.. L'ultima sinapsi si spegne, la figlia non può seguirla più: "Mia madre è un albero... Si secca, l'ombra si riduce. presto sarò allo scoperto, e non potrò più imputare a lei il mio volo zoppo".