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Libro potenzialmente carino con digressioni anche curiose ma mal dosate, l'autore esagera ed esaspera , si perde continuamente in battute e dialoghi inconsistenti con se se stesso , e non è Joyce e o Proust .. il flusso di coscienza stanca .....A parte dover leggere una bestemmia nel romanzo ....che forse sono l unica ma mi urta tantissimo.., volevo lanciare il libro .. ma l ho finito e non lo consiglio . Puo anche non esserci trama in un libro e presentare riflessioni continue, va benissimo, ma devi portare a casa qualcosa alla fine e qui il titolo lo dice chiaro e tondo .niente!!!
Assolutamente consigliato, lettura piacevole e divertente, protagonista irresistibile, simpatico, pasticcione, onesto, talmente vero che non si può non amare.
Non il mio genere. Si capisce che lo scrittore sa scrivere, il problema sono i contenuti. Si perde nei meandri della mente umana del suo personaggio finché diventa illeggibile, la pretesa di risultare ironico a tutti i costi lo fa precipitare nel cinismo e nella noia. Ho trovato il libro troppo forzato.
Avevo letto il secondo della serie dell'avvocato Malinconico (Mia suocera beve), che mi aveva colpito abbastanza positivamente. Non altrettanto, purtroppo, questo primo "Non avevo capito niente". La scrittura di De Silva è sicuramente di buon livello, e qua e là non mancano spunti interessanti. Ma la struttura del romanzo è basata per almeno tre quarti della narrazione su riflessioni e flussi di pensiero del protagonista, che in questa proporzione risultano eccessivamente stancanti.