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Dettagli

2013
Tascabile
24 gennaio 2013
400 p., Brossura
9788807881336

Descrizione

Attraverso la voce di Amal, la brillante nipotina del patriarca della famiglia Abulheja, viviamo l'abbandono della casa dei suoi antenati di 'Ain Hod, nel 1948, per il campo profughi di Jenin. Assistiamo alle drammatiche vicende dei suoi due fratelli, costretti a diventare nemici: il primo rapito da neonato e diventato un soldato israeliano, il secondo che invece consacra la sua esistenza alla causa palestinese. E, in parallelo, si snoda la storia di Amal: l'infanzia, gli amori, i lutti, il matrimonio, la maternità e, infine, il suo bisogno di condividere questa storia con la figlia, per preservare il suo più grande amore. La storia della Palestina, intrecciata alle vicende di una famiglia che diventa simbolo delle famiglie palestinesi, si snoda nell'arco di quasi sessant'anni, attraverso gli episodi che hanno segnato la nascita di uno stato e la fine di un altro. In primo piano c'è la tragedia dell'esilio, la guerra, la perdita della terra e degli affetti, la vita nei campi profughi, condannati a sopravvivere in attesa di una svolta. L'autrice non cerca i colpevoli tra gli israeliani, racconta la storia di tante vittime capaci di andare avanti solo grazie all'amore.

Valutazioni e recensioni

4,7/5
Recensioni: 4/5
(121)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

<<La morte somigliava alla vita e la vita alla morte. Potrei spiegarlo, ma romperebbe la copertura di vetro sul tuo cuore, e sarebbe irreparabile>>. Una testimonianza toccante.. la storia di un popolo martoriato. Mi ha fatto spesso pensare alla trama di "Attack on titan", così simile da far immaginare che il creatore giapponese si sia ispirato al conflitto israelo-palestinese. Avevo comprato questo libro prima del famoso 7 ottobre, in tempi non sospetti. La sofferenza di quelle persone lascerà un segno per generazioni, ma questo non basterà mai a trovare una fine, una pace.

Recensioni: 5/5

Dal punto di vista letterario è un romanzo mediocre, a mio parere, ma in qualche caso, come per questo libro, il metro di giudizio deve tener conto anzitutto dell’argomento esposto. E dunque, malgrado un manicheismo inevitabile, nonostante l’idea che quasi ogni soldato israeliano sia un sadico (quasi a suscitare l’invidia dei nazisti), nonostante l’occultamento d’informazioni in grado di far capire che da una parte come dall’altra si andava e si va di rappresaglia in rappresaglia, osservare la tragedia palestinese in personaggi che l’hanno vissuta in campi profughi in modo umiliante non lascia certamente indifferenti. E solo per questo aspetto di testimonianza (pur romanzata) non mi ritengo insoddisfatto di questa lettura.

Recensioni: 5/5

Ottimo libro, intreccia sapientemente eventi storici (mediante articoli realmente pubblicati) e finzione, costruendo le vicende di una famiglia dal pre-Israele ad oggi. Molto toccante, ma anche molto crudo, che fa decisamente riflettere, soprattutto con la consapevolezza dell'ennesimo, attuale conflitto nella zona.

Recensioni: 5/5

Questo libro è un bellissimo e struggente percorso fatto di amore e dolore per una terra espropriata a tavolino dall'occidente. Molto toccante e accurato a livello storico.