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Lirico e potente romanzo, ambientato prevalentemente in Palestina, su una famiglia benestante, che diventa una famiglia di profughi, cacciata dalla sua terra dall'arrivo degli ebrei e dalla proclamazione dello stato d'Israele. Dolore, atrocità, odio, rimpianto. Ma, alla fine, il coraggio dell'amore che salva dall'imbarbarimento. Poetico e tristemente attuale, anche se pubblicato la prima volta nel 2006.
Il tema, purtroppo, è molto attuale ma bisogna andare oltre. Oltre nel vedere la possibilità di fratellanza, di amore e di amicizia, oltre la violenza, oltre alla vendetta. Un libro difficile da leggere per l'intensità dei sentimenti. È un libro che lascia un messaggio che ognuno di noi deve trovare in se stesso. Aprire un cuore stretto nel dolore e timoroso di amare per paura di una perdita. Alla fine questo cuore si apre e fa un dichiarazione bellissima: sono pazza d'amore per mia a figlia. La canzone più dolce della mia vita. La mia casa.
Premetto che non ho ancora acquistato il libro ma ritengo di grande interesse e attualità sia il soggetto che la trama, per cui da domani sarà sulla mia scrivania. Quello che non ho apprezzato è invece il commento/recensione di un tale Rigus, smaccatamente anti-israeiliano (o anti-sionista, se preferite). Sono il primo a condannare l'aggressione dell'IDF a Gaza e a sostenere che Netanyahu e i fanatici ortodossi del suo governo tradiscono e insozzano il vero spirito di Israele e che, al contrario, il popolo Palestinese subisce dal 1948 le terribili conseguenze e le sventure della Nakba. Ma i cosiddetti Fratelli Arabi hanno mai fatto qualcosa per i Palestinesi,? E Hamas cosa fa, oltre ad attirare sugli innocenti le rappresaglie israeliane? Il popolo Palestinese viene sacrificato da decine di anni in olocausto al cinismo e all'indifferenza dei correligionari islamici (Iran in primis) che lo usano per alimentare l'odio fanatico delle loro masse contro Israele, in modo da mantenere indisturbati il potere assoluto con il quale le opprimono. Questa, e non altra, è la narrazione veridica della tragedia Palestinese. Il resto è demagogia e propaganda.
Ogni persona occidentale dovrebbe leggere questo libro per capire e per comprendere la fortuna del dove si nasce.