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"La vita, tanto per un sesso quanto per l'altro, è ardua, è difficile, una lotta continua. Richiede un coraggio e una forza giganteschi. Più che altro, forse, poiché siamo creature d'illusione richiede fiducia in se stessi. Senza fiducia in noi stessi siamo come i bambini nella culla." Questa è una tra le tante citazioni di questo libro che io, per la mia immensa gioia, ho divorato in un unico boccone e che consiglio di cuore a tutte le donne che considerano la scrittura non soltanto come un hobby ma come una colonna portante della loro vita. Leggere questo saggio sulla scrittura che Virginia Woolf ha scritto per le due conferenze che ha tenuto alla Arts Society di Newnham e alla Odtaa di Girton (due scuole universitarie femminili) nell'ottobre del 1928, è come lasciarsi travolgere da un fiume in piena, che non ti uccide però; al contrario, è in grado di sospingerti ancora e ancora verso la superficie qualora anche la più piccola parte di te volesse lasciarsi sopraffare dal peso, troppo spesso opprimente, della vita che proprio come un fiume in piena vorrebbe, ogni volta, ucciderti... come invece, purtroppo, è riuscito a fare con la stessa Virginia Woolf, che verso le undici e mezzo di un triste venerdì 28 marzo 1941, raggiungendo il fiume Ouse, infilandosi una grossa pietra nella tasca della giacca, abbandonando sulla riva il cappello e il bastone, è andata incontro alla morte.
Un racconto ricco di forza e passione, un'analisi attenta e, per troppi aspetti, ancora attuale. Un libro da leggere, per amare ancora di più la Woolf e per coglierne l'incredibile obiettività. Un libro da sottolineare dall'inizio alla fine.
Questo saggio dà moltissimi spunti interessanti. Lo consiglio vivamente.
In modo anche ironico descrive la condizione della donna negli anni '30. Per niente considerata e addirittura schernita sólo pensando di voler scrivere un romanzo. Di strada ne é stata fatta grazie a Donne coraggiose ma, ahimé, traspare che di strada da fare ce n'è ancora molta per poter dire di essere finamente considerate per quello che valiamo. Nonostante tutto, però, ho trovato la lettura un po' pesante tanto da farmi divagare la mente.