Valérie Perrin ha il dono di cogliere la profondità insospettata delle cose della vita. Seguendo il filo di una vicenda struggente e implacabile, l'autrice ci trascina al cuore dell'adolescenza, del tempo che passa e separa.
«Il fenomeno Perrin si fa in "Tre" con il nuovo romanzo. Il suo Cambiare l’acqua ai fiori è stato il caso del 2020. Questa volta il tema è l’amicizia» - il Giornale
«Su tutto, vince il ritratto di una generazione di giovani che morde il freno all’alba di una veloce modernizzazione, così simile alla generazione dei ragazzi di qui (e di qualsiasi posto). Ma anche la sensazione che non tutta l’innocenza sia perduta, non tutte le canzoni siano finite, né tutti i sogni siano caduti, ma anzi, lungo i fili misteriosi che ci legano e qualche volta si ingarbugliano, qualcuno si sia avverato» - la Lettura
«Valérie Perrin è maestra nell’incrociare storie e destini, nell’attraversare il tempo ricomponendone i frammenti con un ritmo implacabile e facendo rivivere la propria di adolescenza, le tristezze e le gioie, ogni prima volta e tutti gli uomini sbagliati, il peso dei segreti. E l’amicizia, quella vera, che, nonostante tutto, è una delle poche cose che, alla fine, contano» - il Secolo XIX
«Torna la Perrin ed è già bestseller» - il Fatto Quotidiano
«Tre è il romanzo dei senza amore, dei figli abbandonati o non considerati e dei loro vuoti. Il tentativo di colmarli attraverso un’amicizia totalizzante si risolve nella condivisione della vita.» – Michela Panichi
"«Mi chiamo Virginie. Di Nina, Adrien ed Étienne, oggi Adrien è l’unico che ancora mi rivolge la parola. Nina mi disprezza. Quanto a Étienne, sono io che non voglio più saperne di lui. Eppure fin dall’infanzia mi affascinano. Sono sempre stata legata soltanto a loro tre». 1986. Adrien, Étienne e Nina si conoscono in quinta elementare. Molto rapidamente diventano inseparabili e uniti da una promessa: lasciare la provincia in cui vivono, trasferirsi a Parigi e non separarsi mai. 2017. Un’automobile viene ripescata dal fondo di un lago nel piccolo paese in cui sono cresciuti. Il caso viene seguito da Virginie, giornalista dal passato enigmatico. Poco a poco Virginie rivela gli straordinari legami che uniscono quei tre amici d’infanzia. Che ne è stato di loro? Che rapporto c’è tra la carcassa di macchina e la loro storia di amicizia? Valérie Perrin ha il dono di cogliere la profondità insospettata delle cose della vita. Seguendo il filo di una vicenda struggente e implacabile, l’autrice ci trascina al cuore dell’adolescenza, del tempo che passa e separa.
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Che dire....i romanzi della Perrin sono uno più bello dell'altro!! Storia di un'amicizia vera e intensa, in cui personaggi dapprima inseparabili, si allontanano per poi ritrovarsi in un crescendo di sorprese ed emozioni. E' uno di quei libri di cui alla alla fine rallenti la lettura perché non vuoi che finisca. Consigliatissimo.... e non lasciatevi condizionare dalla quantità di pagine, scorre che è una meraviglia!
Adoro la scrittura di Valerie Perrin. I suoi libri li ho amati dall'inizio alla fine. Devo dire che questo ha superato le aspettative, nonostante la lunghezza e i vari cambi temporali, l'ho trovato molto scorrevole. Storia davvero bella che sottolinea il valore di un'amicizia vera.
Una lettura coinvolgente che prende il lettore e lo tiene incollato al libro. Perrin è una grande scrittrice, capace di delineare situazioni e personaggi con semplicità ma anche con grande sensibilità. I continui salti temporali e i punti di vista diversi con cui viene presentato un evento possono a volte rendere la lettura impegnativa, ma queste scelte dell' autrice immergono completamente il lettore nella vicenda e lo rendono partecipe dello stato d'animo dei protagonisti e della storia stessa. Decisamente una conferma delle doti di questa attenta e sensibile scrittrice.
Mi piace la Perrin per cui leggerò anche le sue prossime fatiche, ma per ora il mio preferito resta Il Quaderno dell'amore Perduto