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Un romanzo intenso, ricco, dalla scrittura sontuosa. Avrebbe tutte le carte in regola per essere apprezzato e goduto, eppure ne sono rimasta delusa. I tre piani narrativi in cui si snoda la vicenda non riescono mai davvero ad intersecarsi tra loro, dando vita a stacchi netti che costringono il lettore a balzi di immaginazione. Non che io non ami i lavori complessi o macchinosi. Tuttavia avrei preferito che venisse chiarita in definitiva la sorte dei protagonisti. É evidentemente una scelta stilistico/artistica: tutto viene lasciato sospeso come in una partita a scacchi in cui si sceglie di pattare perché si conosce già l'esito infausto. Anche se il mistero dietro l'incontro sul treno tra Hans e il signor Frish viene infine chiarito, non possiamo sapere le modalità con cui si svolge il seguito. Appassionante comunque la parentesi storica, drammatica e cruda.
Amo gli scacchi e anche la lettura. È forse per quest’ultima passione che non sono riuscita ad apprezzare questo libro. Ho trovato la trama troppo “pasticciata” per i miei gusti ed una scrittura mediocre. Peccato.
Grande romanzo, scritto con stile limpido ed un incastro davvero conradiano. Ha più meriti del poco che riesco a dirne. Da leggere.
29-9-2024 Bel libro , scritto benissimo ma a mio parere con qualche fronzolo fantasy di troppo, tipo la scacchiera "elettrica". Si fa fatica pero' a capire chi abbia fatto cosa anche se gli indizi nella prima parte sono piuttosto chiari. Il diretto interessato, Tabori , padre adottivo di Hans non puo' essere. Mi risulta difficile credere che la "missione" di cui è stato investito Hans sia stata portata a termine da lui. E come ? Non si capisce. E' come se mancassero delle pagine. Comunque rimane una lettura piacevole. 3 stelle