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Non bisogna essere per forza appassionati degli scacchi (io non lo sono affatto) per leggere ed apprezzare questo libro. Poiché, anche se può sembrare il contrario, NON è un libro sugli scacchi. Questi, attraverso una storia personale, servono e sono il mezzo per parlare della Storia, nello specifico lo sterminio degli ebrei perpetrato dai nazisti. Mi è piaciuto molto, sia come storia che come scrittura. E non è vero, come ho letto in alcuni commenti, che questo libro non abbia una conclusione e rimanga in sospeso. Perché quello che è accaduto ad uno dei protagonisti di questo libro ci viene raccontato subito, nelle prime pagine.
mi aspettavo più un giallo che un libro sugli scacchi, ma mi sbagliavo purtroppo
Libro favoloso
Forse piacerà agli amanti degli scacchi (cioè non a me). Tentativo di rilettura dopo 30 anni, andato di nuovo a vuoto.