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Rosa è una giovane donna tedesca costretta a diventare assaggiatrice dei pasti destinati a Hitler durante la Seconda Guerra Mondiale. Attraverso la sua voce, il romanzo esplora la paura quotidiana, i rapporti tra donne in una situazione estrema e le ambiguità morali della sopravvivenza. Tratto da una storia vera.
Buon romanzo che, da una microstoria che riguarda Hitler, immagina una vicenda d idolore, tradimento, dramma collettivo, tragedia. Partendo in sordina, il romanzo cresce d'intensità fino all'epilogo. Con un dolente passaggio finale aglianni' 90. Consigliato.
Questo libro mi è piaciuto molto, la scrittura è scorrevole e il racconto è coinvolgente e intrigante, lo consiglio.
Il romanzo pur essendo ambientato in epoca nazista non si sofferma sulla vicenda degli ebrei, campi di concentramento e genocidio. Lo spunto è decisamente ottimo con uno sguardo alla narrativa internazionale; tuttavia risulta banale nel descrivere il rapporto sentimentale tra la protagonista e il suo caponazista, rapporto dettato solo dall'istinto di sopravvivenza. Anche il finale è piuttosto frettoloso. Detto questo " le asseggiatrici" risulta essere comunque un buon libro, interessante e molto scorrevole, con spunti di riflessione e una descrizione precisa di uno spaccato di cronaca nera dei giorni nostri.