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Dettagli

2014
Tascabile
7 ottobre 2014
226 p., Brossura
9788806223786

Descrizione

A volte anche una visita inattesa e poco gradita - quella di un amico cieco della moglie, per esempio - può smuovere emozioni dimenticate. E cosi, infatti, che il narratore del racconto che dà il titolo alla raccolta - forse il più celebre di Carver e uno dei più amati dall'autore - finisce per passare quasi senza rendersene conto dall'iniziale ostilità condita di gelosia al momento di una piccola rivelazione. È un personaggio carveriano a tutti gli effetti, l'anonimo protagonista del racconto: sottilmente alla deriva, privo di amici, inchiodato in un lavoro che detesta, con una moglie da cui forse si sente un po' trascurato. Eppure, è proprio la presenza ingombrante del cieco Robert a costringerlo a uscire dalla sua corazza e abbozzare un rapporto umano, una condivisione che gli permetterà di recuperare, forse, una parte di sé dimenticata. Carver ne segue l'impercettibile evoluzione con naturalezza, con uno stile maturo e consapevole dei propri mezzi, da lui stesso definito "più pieno e generoso". Se "Cattedrale" chiude la raccolta su una tenue nota positiva, nel resto del libro prevalgono i toni desolati, i fragili equilibri pronti a spezzarsi in conseguenza di eventi all'apparenza secondari: un nuovo trasloco in "La casa di Chef", l'atto mancato di una riconciliazione impossibile in "Lo scompartimento", l'inizio di una crisi senza apparenti vie d'uscita in "Vitamine", in cui nella deriva personale fa irruzione la violenza della storia.

Valutazioni e recensioni

4/5
Recensioni: 4/5
(43)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Recensioni: 5/5

Ho letto questo libro con tante aspettative, dato che ne ho sentito tanto parlare ma mi ha deluso. Racconti di una quotidianità in cui non succede assolutamente nulla che alla lunga annoiano. Lo stile di Carver non è male, asciutto come tanti altri scrittori beat americani. Ma il contenuto è davvero povero.

Recensioni: 5/5

Una delle più famose raccolte di racconti di Carver. Il tono colloquiale rende spesso la narrazione sciatta, priva di soprese e persino noiosa. Ma la grandezza dell’autore risiede anche il questo: far cantare la banalità e il quotidiano, sospeso in un’attesa inoperosa. Alcuni incipit sono fulminanti, così come alcune conclusioni, tra tutte quella che dà il titolo alla raccolta.

Recensioni: 5/5

Se devo essere sincera questo libro non mi ha lasciato niente. È sicuramente scritto bene, ma lo dimenticherò molto presto.

Recensioni: 5/5

Le rivelazioni e l'invisibile precetto dell'umano si nascondono in Carver nelle pieghe della banalità di vivere! Forse la raccolta più sentita dell'autore statunitense.