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Scrittura visionaria tipica dell' autore . Trama complessa il cui scioglimento non è immediatamente intuibile . Non penso sia una lettura fondamentale.
Libro che non saprei definire in altro modo se non stupendo. Più accessibile rispetto ad altri romanzi dell'autore. Consigliatissimo!
... vivere tra i fantasmi, tra l'indeterminatezza di un vissuto? Enigmatica storia, a tratti cruenta, a tratti inconcepibile. Uno dei migliori romanzi dell'autore.
Partiamo col dire che Kafka sulla spiaggia fa parte dei racconti onirici di Murakami pertanto se cerchi certezze, conclusioni, spiegazioni dei collegamenti, non è il libro adatto a te. "Ogni cosa è una metafora" Questa frase viene ripetuta più volte agli inizi del libro, il che ci deve far capire subito l'ottica in cui dovremo andare a leggerlo e a non-interpretarlo. Abbiamo due principali protagonisti che si alternano nei capitoli: un ragazzo 15enne che decide di scappare di casa per allontanarsi da suo padre, e un vecchio che, a causa di uno strano fenomeno accaduto negli anni della guerra, quando era un bambino, ha perso ricordi e capacità di leggere, venendo abbandonato a se stesso. L'intreccio del libro è ispirato alla tragedia greca della predestinazione dell'eroe, il quale potrà fare di tutto per evitare che si avveri la profezia che gli pende sulla testa ma, ma questa accadrà comunque, perché è così che deve andare. La componente surreale fa da padrona: spiriti e oggetti magici, eventi onirici e assurdi, richiami al consumismo e rievocazioni spirituali giapponesi, il tutto contestualizzato in una realtà allegorica che niente ha di diverso dalla nostra realtà fisica. Si può comunque definire un romanzo di formazione in quanto i due protagonisti evolvono se stessi, uno scappando dal suo destino e l'altro ricercandolo; in tutti i personaggi presentati, più o meno "sub-protagonisti", sono presenti le dinamiche della dualità, della crescita, della rappresentazione del simbolo e dell'intreccio umano. "Nei sogni cominciano la responsabilità" è una frase del poeta/drammaturgo/politico irlandese William Yeats, frase che introduce un altro concetto cardine del libro, ovvero non basta essere esecutore materiale di un qualcosa per renderlo reale, basta sognarlo, pensarlo o volerlo per renderti parte dell'azione. Come ho detto all'inizio, non aspettatevi risposte, Murakami non le dà e non vuole darle perché, semplicemente, non servono.