Mito, metafora e storia si fondono per sferrare una satira energica contro i regimi totalitari. Ma non solo: c'è anche la volontà di colpire, con tagliente ironia, il cuore di una società meschinamente puritana che, dietro il paravento di tabù istituzionali, fonda la sua legge brutale sull'intreccio tra sessualità e politica. Quello che l'ancella racconta sta in un tempo di là da venire, ma interpella fortemente il presente.
«"Il racconto dell'Ancella, narrato da una donna di nome Offred, è ambiantato in un regime totalitario e teocratico che priva le donne di qualsiasi potere. Molti sostengono che sia una lettura di vitale importanza nell'era di Trump, forse anche più preveggente e forte di "1984"» - Vanity Fair
«Esiste più di un genere di libertà, diceva Zia Lydia. La libertà "di" e la libertà "da". Nei tempi dell'anarchia, c'era la libertà "di" Adesso vi viene data la libertà "da". Non sottovalutatelo.»
In un mondo devastato dalle radiazioni atomiche, gli Stati Uniti sono divenuti uno Stato totalitario, basato sul controllo del corpo femminile. Difred, la donna che appartiene a Fred, ha solo un compito nella neonata Repubblica di Galaad: garantire una discendenza alla élite dominante. Il regime monoteocratico di questa società del futuro, infatti, è fondato sullo sfruttamento delle cosiddette ancelle, le uniche donne che dopo la catastrofe sono ancora in grado di procreare. Ma anche lo Stato più repressivo non riesce a schiacciare i desideri e da questo dipenderà la possibilità e, forse, il successo di una ribellione.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Non amo i libri distopici, ma l’ho trovato comunque una lettura interessante, passate le prime 100 pagine di ansia. Geniale il finale con la lettura del passato attraverso gli atti di un convegno.
Romanzo distopico che ti tiene incollata alle pagine, da leggere assolutamente!!!!!
Libro deludente e noioso. Solo nelle ultime 20 pagine riesci ad inquadrare la storia, altrimenti fai fatica a capire il contesto. Nella classifica dei romanzi distopici buon ultimo rispetto a capolavori come 1984 o Mondo nuovo. Mi sono imposta di arrivare a leggerlo tutto e ci sono riuscita giusto perché ha piovuto a dirotto per due giorni, altrimenti avrei avuto molto di meglio da fare.
Perchè? Ho fatto forse io l'errore di leggere il libro dopo aver visto la serie, che a me sembra magistrale. La scrittura della Atwood è perfetta, coinvolgente, delicata, precisa e curiosa. Ma non c'è il pathos che mi aspettavo. Non c'è l'eroina, non c'è finanche l'horro distopico che credevo ci fosse. Tristemente purtroppo plausibile però, man mano che gli anni passano.