Un mondo in rovina, decadente, la Terra, un pianeta cupo laddove si muove un’umanità malata, lacerata e afflitta dalle ingiustizie, dal male, dalla povertà; anziani infermi abbandonati al loro triste destino, bambini malnutriti, mendicanti, scrittori e artisti: gli emarginati, i più deboli, i più fragili moriranno tra le più atroci sofferenze in nome della supremazia della razza superiore. Orrendi massacri saranno perpetrati in nome di una falsa conoscenza; e lì tra nubi soffocanti e foschie, cattedrali infestate dai pipistrelli, cataste di luce in decomposizione, voraci grumi di vento, tra sabbia e cristalli si muoveranno i conquistatori, gl’ignobili adoratori di un Dio sconosciuto, Eddach, la grande divinità della pietra. E non basteranno le magnifiche Navi del Vento, la salvifica azione di una mutante, né il “girasole metallico dai petali rossi” a salvare la Terra. Nei repentini viaggi tra presente e futuro, tra la vita e la morte, tra sogni ed illusioni, l’io narrante sarà alla mercé di oscure forze aliene, creature capaci di manipolare la mente e in grado di commettere i più terrificanti massacri: è sarà una punizione che come sempre si abbatterà sui più deboli, i più fragili, quelli più esposti alla sofferenza. Sulla Terra nulla sarà mai più come prima; il pianeta è stato avvelenato, deturpato, non restano altro che macerie, fatiscenti necropoli, ospedali da campo, cadaveri, montagne di cadaveri ammucchiati sulla neve, lungo sentieri nebbiosi, tra le acque purpuree di un oceano sporco di sangue. Ma c’è ancora speranza, lì tra le alture, nella vecchia Abbazia dei Suoni Spenti, in uno degli ultimi monasteri cristiani, un monaco temerario di nome Juan e una bambina di nome Azukena, unendo le forze, riusciranno a mettere fine all’ultimo orrendo massacro e salvare un’umanità già provata dalle guerre e dalle ingiustizie, dalle falsità e dalla menzogna.
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