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La composizione della crisi da sovraindebitamento - Enzo Sollini - copertina
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La composizione della crisi da sovraindebitamento
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La composizione della crisi da sovraindebitamento - Enzo Sollini - copertina

Descrizione


La nuova legge fallimentare ha confermato l'esclusione dal fallimento e dal concordato preventivo del piccolo imprenditore identificato in base a parametri numerici (investimenti e ricavi); ha ridistribuito i poteri degli organi procedurali; ha introdotto una filosofia nuova, secondo la quale l'impresa non è più concepita come un bene strettamente personale dell'imprenditore ma un "bene" del sistema economico, un bene da assistere, tutelare e conservare anche nel momento in cui l'imprenditore entra in crisi; ha introdotto l'istituto dell'esdebitazione che consente al fallito, ove ricorrano determinate condizioni, di cancellare i debiti che non hanno trovato soddisfazione in abito concorsuale; ha rivisitato in maniera profonda l'istituto del concordato preventivo sminuendo i poteri di controllo e di indagine degli organi della procedura, abrogando il criterio della meritevolezza e, nel contempo, accentuando la natura contrattualistica tra le parti; ha introdotto la procedura di concordato "in bianco" consentendo al debitore di depositare il ricorso riservandosi di presentare la proposta e la documentazione nel termine assegnato (art. 161 L.F.); ha introdotto il nuovo istituto della degli accordi di ristrutturazione dei debiti (art. 182bis L.F.) e del piano attestato (art. 67 L.F.) per la soluzione ragionata della crisi d'impresa; ha ridisegnato la procedura della transazione fiscale (art. 182ter L.F.).
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Dettagli

2013
1 giugno 2013
Libro tecnico professionale
416 p., Brossura
9788851307189
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Indice

Parte I Dalla riforma della legge fallimentare alla procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento 1 Cenni sulla riforma della legge fallimentare e sull’introduzione, delle procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento 1. La riforma della legge fallimentare (cenni) 1.2 L’imprenditore non soggetto al fallimento e al concordato preventivo 1.3 La platea dei soggetti “non fallibili” 1.4 La crisi finanziaria e la crescita dell’indebitamento 1.5 La prima iniziativa a tutela dei “soggetti deboli” 1.6 L’introduzione della procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento 1.7 L’approvazione della legge n. 3/2012 1.8 Finalità chiare per una procedura tutta da scoprire 1.9 La necessità di modificare la legge n. 3/2012 1.10 La nuova struttura delle legge n. 3/2012 1.11 E ntrata in vigore delle modifiche portate dal D.L. 179/2012 2 La crisi da sovraindebitamento: finalità e definizione 2.1 La modifica della rubrica dell’articolo 2.2 La finalità 2.3 L’iniziativa 2.4 La definizione di sovraindebitamento 2.5 Sovraindebitamento patrimoniale 2.6 Il sovraindebitamento per incapacità di adempiere regolarmente le obbligazioni 2.7 Il consumatore 3 I presupposti di ammissibilità 3.1 Il presupposto soggettivo del debitore 3.1.1 Il presupposto soggettivo del debitore (segue) 3.1.2 Il presupposto soggettivo, l’imprenditore agricolo 3.2 Il debitore non imprenditore 3.2.1 Il debitore non imprenditore (segue) 3.3 Gli enti privati non profit 3.4 Gli enti pubblici 3.5 L’assenza di recidività 3.6 Altri impedimenti soggettivi 3.7 La previsione del piano secondo la legge originaria e dopo le modifiche 3.8 I creditori estranei e quelli privilegiati 3.9 I crediti erariali e previdenziali 3.10 Il contenuto del piano 3.10.1 Il contenuto del piano (segue) 4 Il contenuto dell’accordo o del piano del consumatore 4.1 Il contenuto della proposta 4.2 L’intervento di terzi 4.3 La eventuale limitazione al credito del debitore 4.4 La moratoria nel pagamento dei soggetti estranei all’accordo 4.5 La moratoria dopo le modifiche 5 Il deposito della proposta e gli adempimenti connessi 5.1 La competenza territoriale 5.2 La presentazione della proposta e i documenti da allegare come previsto inizialmente 5.3 Il deposito della proposta dopo le modifiche 5.4 Gli effetti del deposito della proposta 5.5 Il patrocinio legale 6 Il procedimento 6.1 Il giudice 6.2 I controlli iniziali del giudice 6.3 Il procedimento camerale 6.4 Il provvedimento del giudice 6.5 L’apertura della procedura 6.6 L’oggetto dell’udienza 6.7 I provvedimenti in sede di udienza prima delle modifiche 6.7.1 I provvedimenti in sede di udienza dopo le modifiche 6.8 La sospensione delle procedure esecutive 6.9 La proponibilità della richiesta di fallimento 6.10 Gli atti di straordinaria amministrazione 7 Il raggiungimento dell’accordo 7.1 L’espressione del consenso 7.2 La modificabilità della proposta 7.3 Il raggiungimento della maggioranza 7.4 I diritti dei creditori nei confronti dei coobbligati 7.5 L’eventuale effetto novativo dell’accordo 7.6 La revoca di diritto dell’accordo a tutela di particolari creditori 7.7 La cessazione di diritto dell’accordo e l’eventuale revoca 8 L’omologazione dell’accordo 8.1 Il raggiungimento del quorum 8.2 Il mancato raggiungimento del quorum 8.3 Le eventuali contestazioni dei creditori 8.4 Il contenuto e il destinatario delle contestazioni 8.5 La comunicazione al giudice 8.6 I controlli del giudice 8.7 L’omologazione e gli effetti prima della novella 8.7.1 L’omologazione dopo la novella, effetti e decadenza 8.8 I reclami avverso i provvedimenti del giudice 8.9 L’eventuale dichiarazione di fallimento dopo l’omologazione 9 Procededimento ed omologazione del piano del consumatore 9.1 La previsione espressa del procedimento di omologazione del piano del consumatore 9.2 Il provvedimento iniziale del giudice e i relativi controlli 9.3 L’udienza dinanzi al giudice 9.4 L’omologazione o il diniego 10 Gli effetti dell’omologazione del piano del consumatore 10.1 L’obbligatorietà del piano omologato 10.2 Il mancato pagamento dei creditori 11 Esecuzione dell’accordo e del piano del consumatore 11.1 L’esecuzione dell’accordo e la nomina del liquidatore 11.2 Il liquidatore 11.3 L’attività del giudice dopo l’omologazione 11.4 La disposizione di tutela per i creditori prima e dopo la novella 11.5 I crediti sorti in occasione o in funzione del procedimento 11.6 I compiti dell’organismo di composizione della crisi 12 L’impugnazione e la risoluzione dell’accordo 12.1 Impugnazione e risoluzione 12.2 L’annullamento dell’accordo 12.3 La legittimazione attiva e quella passiva 12.4 La risoluzione dell’accordo 12.5 La legittimazione attiva e quella passiva 12.6 La proposizione dell’azione di annullamento e di risoluzione 12.7 Gli effetti dell’annullamento e della risoluzione 12.8 Il gravame avverso il provvedimento del tribunale 13 La revoca e la cessazione degli effetti dell’omologazione del piano del consumatore 13.1 La cessazione di diritto dell’accordo e l’eventuale revoca 13.2 Cessazione degli effetti dell’omologazione da parte del tribunale 13.3 I diritti acquisiti dai terzi in caso di cessazione degli effetti dell’omologazione Parte II La liquidazione del patrimonio 14 La liquidazione dei beni 14.1 L’introduzione di una nuova procedura 14.2 I soggetti che possono accedere alla procedura di liquidazione dei beni 14.3 Il tribunale competente a ricevere la domanda 14.4 La documentazione da allegare alla domanda 14.5 La notizia all’agente della riscossione 14.6 I beni esclusi dalla liquidazione 14.7 Gli effetti del deposito della proposta 15 La conversione della procedura di composizione in liquidazione e l’apertura della liquidazione 15.1 La conversione 15.2 I controlli del giudice in fase di apertura della liquidazione 15.3 Il contenuto del provvedimento del giudice 15.4 La durata della procedura 16 L’inventario e l’elenco dei creditori 16.1 L’attività iniziale del liquidatore 16.2 L’inventario 16.3 La comunicazione ai creditori 17 La domanda di partecipazione alla liquidazione 17.1 Forma e sottoscrizione della domanda 17.2 Dove si deposita la domanda 17.3 Il contenuto della domanda 18 La formazione del passivo 18.1 L’esame delle domande e la formazione del progetto di stato passivo 18.2 L’approvazione dello stato passivo o l’intervento del giudice 19 Il programma di liquidazione e la realizzazione dei beni 19.1 Il programma di liquidazione 19.2 La liquidazione dei beni e dei diritti 19.3 La vendita di immobili in presenza del creditore fondiario 19.4 La purgazione delle formalità pregiudizievoli 19.5 La chiusura della procedura 20 Le azioni del liquidatore. I beni e i crediti sopravvenuti 20.1 La legittimazione attiva del liquidatore 20.2 I beni e i crediti sopravvenuti 21 I creditori posteriori 21.1 I creditori posteriori 21.2 I crediti sorti in occasione della liquidazione Parte III Gli organismi di composizione della crisi e le sanzioni 22 Gli organismi di composizione della crisi 22.1 Gli organismi di composizione della crisi 22.2 La costituzione degli organismi di composizione della crisi 22.3 L’iscrizione nel registro 22.4 L’abrogazione dell’iscrizione di diritto nel registro 22.5 I compiti dell’organismo di composizione della crisi 22.6 L’organo di composizione quale liquidatore 22.7 Le modalità per le comunicazioni 22.8 I professionisti quali organismi di composizione della crisi 22.9 Compensi spettanti all’organismo di composizione 22.10 Le banche dati 22.11 L’accesso alle banche dati 22.11.1 L’accesso alle banche dati (segue) 22.12 La conservazione dei dati personali 23 Le sanzioni e l’entrata in vigore 23.1 L’art. 16 prima e dopo il D.L. 179/2012 23.2 Le sanzioni, cenni generali 23.3 I reati propri del debitore 23.4 I reati propri dell’organismo di composizione della crisi o del professionista 23.5 Le false attestazioni 23.6 L’omissione o il rifiuto ingiustificato di compiere atti d’ufficio 23.7 Entrata in vigore delle nuove sanzioni Parte IV Le norme abrogate dall’art. 18 del D.L. n. 179/2012 24 Organismo di composizione della crisi 24.1 I compiti dell’organismo di composizione della crisi 24.2 La responsabilità dell’organismo 25 L’accesso alle banche dati pubbliche 25.1 Le banche dati 25.2 L’accesso alle banche dati 25.3 L’accesso alle banche dati (segue) 25.4 La conservazione dei dati personali 26 Le sanzioni 26.1 Cenni generali 26.2 I reati propri del debitore 26.3 I reati propri dell’organismo di composizione della crisi 26.4 Le false attestazioni 26.5 L’omissione o il rifiuto ingiustificato di compiere atti d’ufficio 27 Le disposizioni transitorie e finali 27.1 Le disposizioni secondarie 27.2 Il periodo transitorio 27.3 L’emanazione delle tariffe applicabili 27.4 La necessità di una lunga vacatio legis Parte V La composizione della crisi da sovraindebitamento ex D.L. 212/2011 Le start-up innovative e le procedure concorsuali 28 La composizione della crisi da sovraindebitamento secondo il d.l. 212/2011 28.1 L’introduzione della procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento 28.2 La figura del consumatore 28.3 Il diverso quorum per il raggiungimento dell’accordo 28.4 La breve vita del D.L. 212/2012 28.5 Il D.L. 22 dicembre 2011, n. 212 29 Le start-up innovative e le procedure concorsuali 29.1 La definizione di start-up innovativa 29.2 L’esclusione delle start-up innovative della procedure fallimentari 29.3 L’applicazione di procedure concorsuali diverse da quelle regolate dalla legge n. 3/2012 Parte VI Profili fiscali 30 Profili fiscali 30.1 L’imposta sul valore aggiunto 30.1.1 Generalità 30.1.2 L’irrilevanza della procedura 30.1.3 La garanzia per il rimborso del credito IVA 30.1.4 Il necessario coordinamento tra debitore e liquidatore 30.1.5 La soddisfazione del creditore con dazione di beni 30.1.6 Le problematiche per i creditori, le note di credito per sola IVA 30.1.7 L’IVA ad esigibilità differita 30.1.7.1 L’IVA ad esigibilità differita (segue) 30.2 Le imposte dirette 30.2.1 Generalità 30.2.2 La indifferenza dell’accesso alla procedura o dell’omologazione dell’accordo 30.2.3 La rilevanza ai fini delle II.DD. in caso di soddisfazione con dazione di beni 30.2.4 Le perdite subite dai terzi 30.3 L’imposta regionale sulle attività produttive 30.3.1 Generalità 30.3.2 L’irrilevanza della procedura 30.4 Il sostituto d’imposta 30.4.1 Il sostituto d’imposta, cenni 30.4.2 L’irrilevanza della procedura 30.5 L’imposta municipale propria (IMU) 30.5.1 L’imposta municipale propria, cenni 30.5.2 La titolarità del diritto reale 30.6 La compensazione dei crediti 30.6.1 La compensazione dei crediti, cenni 30.7 L’imposta di registro 30.7.1 Il decreto di omologazione 30.8 Il processo tributario 30.8.1 L’assistenza obbligatoria del soggetto abilitato 30.8.2 Il reclamo e la mediazione nel processo tributario 30.8.3 La legittimazione processuale del debitore 30.8.4 La notifica degli atti impositivi Appendice L. 27-1-2012 n. 3 – Disposizioni in materia di usura e di estorsione, nonché di composizione delle crisi da sovraindebitamento (G.U. n. 24 del 30 gennaio 2012) — Stralcio D.L. 18-10-2012 n. 179 — Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese. (G.U. n. 245 del 19 ottobre 2012, S.O.) — Articoli estratti R.D. 16 marzo 1942, n. 267. — Disciplina del fallimento, del concordato preventivo e della liquidazione coatta amministrativa Bibliografia

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