Questo volume, pubblicato sia in italiano che in inglese in occasione dell’omonima mostra alla Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro dal 22 aprile al 30 ottobre 2022, intende analizzare alcuni momenti particolarmente significativi di una vicenda molto ampia, quale fu quella della produzione scultorea in ambito lagunare dal primo Rinascimento alla tarda Maniera (metà XV-inizi XVII secolo), evidenziando la complessità e la ricchezza di apporti stilistici e iconografici in quegli anni di forte rinnovamento per la cultura figurativa locale. Il linguaggio di Donatello approdò precocemente in laguna, già verso il 1423, tramite l’arrivo di alcuni scultori fiorentini quali Pietro di Niccolò Lamberti e Nanni di Bartolo, ma la permanenza del grande scultore per un decennio a Padova (1443-1453) fu certo decisiva. Intorno alla seconda metà del Quattrocento, gli scultori e architetti Antonio Rizzo e Pietro Lombardo, assieme ai figli di quest’ultimo – Tullio e Antonio – furono protagonisti di questa stagione di rifioritura, e introdussero di fatto gli stilemi del Rinascimento a Venezia. Verso la metà del XVI secolo primeggiava invece la figura di Jacopo Sansovino, il quale collaborò con numerosi scultori come Alessandro Vittoria, celebre a sua volta per la realizzazione di importanti ritratti scolpiti di illustri personaggi dell’epoca. Il volume si apre con due saggi introduttivi dei curatori Toto Bergamo Rossi e Claudia Cremonini, e si arricchisce dei testi di Luca Siracusano, con un excursus sul viatico per il busto a Venezia dal primo Rinascimento ad Alessandro Vittoria, Andrea Nante, che racconta gli anni passati da Donatello tra le città di Padova e Venezia, Jeremy Warren, il quale mette a confronto la scultura lagunare del Rinascimento con l’arte antica, Bruce Boucher con un esaustivo approfondimento su Jacopo Sansovino e infine Philippe Malgouyres indaga la scultura in bronzo del primo terzo del Cinquecento nella città veneziana. I testi sono accompagnati da un’ampia selezione d’immagini delle opere in mostra, molte delle quali sono parte della campagna fotografica a cura di Matteo De Fina, progettata ad hoc per la pubblicazione del catalogo.
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