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Prefazione
Il criptorchidismo rappresenta la più frequente anomalia dell'apparato riproduttivo nell'uomo e costituisce, a tutt'oggi, una patologia di particolare interesse per i pediatri, pediatri endocrinologi, chirurghi pediatri, urologi pediatri, andrologi, genetisti, oncologi sia per i molteplici quadri clinici a cui può essere associata questa anomalia, nelle forme a patogenesi complessa, sia per l'aumentato rischio d'infertilità e di neoplasia in età adulta presente anche in caso di criptorchidismo isolato. Per tali motivi questa condizione può essere considerata una vera e propria patologia sociale. Infatti, tenendo presente che risulta affetto da criptorchidismo il 3-5% dei nati a termine e il 9-30% dei nati pretermine e che in Italia nell'anno 2000 le nascite siano state di circa 280.000 maschi, si può calcolare che nel nostro paese siano nati in quell'anno almeno 15.000-30.000 bambini criptorchidi.
Sebbene molti di questi neonati presenteranno una discesa spontanea dei testicoli nel 1° anno di vita, teoricamente alcune migliaia di bambini resteranno criptorchidi e necessiteranno di appropriati percorsi diagnostici e terapeutici.
Purtroppo al criptorchidismo viene probabilmente dedicata un'attenzione inferiore a quella che realmente merita, basti pensare a quanto siano rari gli studi longitudinali e controllati dall'età pediatrica a quella adulta per verificare l'effettivo risultato delle varie terapie sulla futura fertilità. Inoltre, l'impatto del criptorchidismo sulla vita adulta viene a volte sottostimato dagli stessi medici, per cui i bambini a volte giungono a un preciso inquadramento clinico e/o vengono avviati lungo un razionale percorso diagnostico e terapeutico, troppo tardi. Ancora oggi l'andrologo si trova, infatti, a dover affrontare i problemi di fertilità di adulti ex-criptorchidi che non sono stati adeguatamente trattati in età pediatrica. Vi è quindi la necessità di una sensibilizzazione della classe medica, e forse anche dei genitori, su questo importante problema sanitario.
Partendo da queste premesse e tenendo in considerazione i progressi che si sono verificati negli ultimi anni sulle basi fisiopatologiche che regolano la discesa del testicolo, sull'inquadramento clinico della malattia, sulle indicazioni alla terapia ormonale, sulle tecniche chirurgiche e sul follow-up a lungo termine di questi pazienti, abbiamo cercato di condensare in un volume aggiornato, ma nello stesso tempo di facile consultazione, le più recenti indicazioni emerse in letteratura su questo argomento.
Ciò non è stato sicuramente facile, considerando, ad esempio, che effettuando una ricerca computerizzata su Medline, limitata agli ultimi 20 anni, alla voce "cryptorchidism" risultano oltre 3600 voci bibliografiche, che spesso riportano dati e/o opinioni contrastanti tra loro.
Nell'impostazione e nella preparazione della monografia abbiamo cercato, quindi, di coprire soprattutto gli aspetti clinici pratici, pur non trascurando alcune linee emergenti dal punto di vista della ricerca. Alla stesura dei vari capitoli hanno collaborato qualificati specialisti ed esperti nel campo del criptorchidismo.
Ringraziamo sinceramente tutti per l'entusiasmo e l'impegno con cui hanno aderito al nostro invito e siamo certi che la loro fatica sarà adeguatamente ricompensata dall'apprezzamento dei lettori.
Ci auguriamo che il volume possa rappresentare un agile strumento di lavoro per coloro che si occupano di criptorchidismo e di aggiornamento per i colleghi che comunque devono, in prima battuta, ricercare e individuare la malattia, come i neonatologi e i pediatri di famiglia.
Gli Autori
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