Il disperato
di Léon Bloy
Capolavoro scandaloso dell'esistenzialismo cristiano, questo romanzo fortemente autobiografico permette di penetrare nel mondo di Leon Bloy e nella sua anima vulcanica
Léon Bloy è stato uno degli scrittori cattolici più “maledetto” e scandaloso degli ultimi secoli, capace di “fustigare” la Chiesa, come testimonia questo suo romanzo, in cui si muove una folla di personaggi alla ricerca della fede.» – Diva e Donna
Scritto a quarant'anni, in un'estrema indigenza, e con il cuore tormentato dall'amore terrestre e dall'amore celeste, è un prezioso documento di quella frivola e corrotta società della fine dell'Ottocento, in cui uno scrittore cattolico come Bloy appariva né più né meno che un rudere medievale, «sperduto tra la folta vegetazione dell'anticlericalismo di moda e di una lettura decadentista». Attorno a tre personaggi principali - il disperato Marchenoir, l'eroica Véronique e l'amico Leverdier -, solitari e incompresi, travagliati fisicamente e spiritualmente, si muove una folla di personaggi senza fede e senza coscienza, che fa da sfondo al romanzo. Il lettore troverà, accanto a un realismo spietato, pagine bellissime e impegnative sulla Storia, la liturgia e la vita monastica.)
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