Vladislav Vancura nasce nel 1891 nell’Impero austro-ungarico, in Slesia, territorio che confluirà nella Cecoslovacchia ed è considerato un scrittore ceco. Nella sua vasta opera narrativa, la più significativa e originale della letteratura ceca tra le due guerre, figurano romanzi d’ispirazione sociale (Il fornaio Jan Marhoul, 1924) e antimilitaristica (Campi arativi e di battaglia, 1925); prose che prendono spunto da minimi eventi e nodi narrativi per sviluppare toni grotteschi, parodistici, bizzarramente fantastici (Estate capricciosa, 1926; Il giudizio universale, 1929; Processo capitale, 1930); narrazioni d’argomento storico ma dense di elementi fantastici (Markela Lazarová, 1931; Fuga a Budín, 1932). Dopo i romanzi La fine dei vecchi tempi (1934) e I tre fiumi (1936), dedicati alle mutazioni sociali e psicologiche avvenute nel popolo ceco tra la prima guerra mondiale e la rivoluzione d’ottobre, si accinse a due opere di mole imponente: la trilogia Cavalli e carri, rimasta incompiuta (esiste solo il primo romanzo, La famiglia Horváth, 1938), e un’ampia cronaca, scritta in collaborazione con un gruppo di giovani storici, Quadri di storia del popolo ceco (1939-40) in tre volumi.
Utilizzando, soprattutto nel primo periodo, espressioni gergali, stralci di «parlato», arcaismi, proverbi, in connessioni stravaganti, crea uno stile che rivela precise coincidenze con le più rivoluzionarie tecniche d’avanguardia, dal poetismo al surrealismo. Gli si devono anche lavori teatrali di notevole successo, fra cui Insegnante e allievo (1927), Una ragazza malata (1929), L’alchimista (1932) e Il lago Ukereve (1935).
Nel 1939, dopo l’occupazione nazista della Cecoslovacchia, entra nel
Comitato rivoluzionario degli intellettuali. Il 12 maggio del ’42 è arrestato dalla Gestapo e torturato. Dopo l’attentato a Reinhard Heydrich, il 1° giugno viene fucilato per rappresaglia insieme ad alcune migliaia di antinazisti.
Markéta Lazarová, col titolo Il cavalier bandito e la sposa del cielo, è pubblicato in Italia da Adelphi (1997). Del 2019 l'uscita per Einaudi de La fine dei vecchi tempi.