L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Promo attive (1)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Ho recensito in precedenza questo libro in una sezione precedente ma colgo la sua doppia registrazione di vendita per aggiungere alcuni elementi trascurati nella prima recensione. È vero, non è facile leggere Herta Muller, ma d'altronde non è facile leggere nessun scrittore insignito con il premio Nobel. Detto ciò, se ci armiamo di pazienza e disponibilità ad informarci e aprire la nostra mente, scopriremo il modo più sorprendente e genuino di ritrarre la paura e descrivere il tempo. Questa raccolta di racconti è come gli altri libri della Muller, una prosa poetica, perciò va letta come se fosse una poesia, restando attenti a cogliere le figure retoriche.
Per essere il primo libro di un autore, Bassure stupisce per la complessità della retorica, la poetica della narrazione e la forza della lirica. Si delinea già quello che è attualmente lo stile di Herta Muller, emblematico, metaforico e carico di contenuto. Questo libro in particolare descrive non solo il suo vissuto nella Romania comunista ma riproduce fedelmente la sfera emotiva di una giovane donna che inizia a conoscere il mondo tra l'oppressione e il desiderio di affermazione. Riferimenti al passato da soldato SS del padre e la sconfitta delle Germania nazista si celano dietro i capitoli Pere marce e A quel tempo in maggio mentre il tradimento del padre nasconde non solo quello che viene descritto come un rapporto di natura sessuale ma anche la punizione della madre con la reclusione in un lager riformatorio nell'unione sovietica come reazione del regime comunista verso i rumeni tedeschi che hanno combattuto con i nazisti. Grazie alla sua retorica, Herta Muller coglie l'abuso di un regime ignominioso e descrive la violenza della paura raccontando eventi banali con parole a portata di mano di tutti. Emblematico in questo senso è il capitolo Giorno feriale, quando tutto va bene perché tutto all'incontrario. Tutto questo forse non risulterà ovvio alla prima lettura, come il più delle volte, il senso di una poesia non diventa chiaro subito ma rileggendo una seconda e forse anche una terza volta, se non si conoscono gli eventi. E appena compreso il significato, l'emozione della scoperta estasia il lettore, come se si trovasse davanti ad un quadro di Picasso. La qualità delle metafore è eccelsa, la scrittura di Herta Muller è carica e sublime allo stesso tempo, perciò io vi consiglio di non perdervi questo libro se siete amanti di rompicapo e poesia.
In 19 racconti, inzuppati da prosa e magica poesia, apparentemente slegati, Herta Müller raffigurano la sua vita attraverso lo sguardo acuto di lei da bambina, pieno di curiosità, stupore ma anche di disincanto, il tutto narrato con un incantevole lessico vivace e innocente proprio della minore età. Essi rappresentano un’allegoria della sua vita, dove sentimenti come:ansie, turbamenti, inquietudini, gioia e felicità si manifestano al lungo e largo della sua accurata e limpida prosa. In particolare nel racconto "bassure" si narrano le difficoltà economiche, insieme alla mancanza di coraggio nel affrontare i cambiamenti sociopolitici, all'interno di una comunità rurale, di contadini di origini tedesca e rumena. Narrazione incentrata nel Banato (regione storica e geografica dell'Europa centrale, oggi facente parte del territorio di Serbia, Romania e Ungheria), alle prese con la grande povertà e con la occupazione autoritaria e totalitaria del regime di Ceausescu (prima e durante Ceausescu), dove si assisteva a una forte repressione delle minoranze linguistiche ed etniche. Herta Müller fa vivere al lettore una particolare esperienza sensoriale, un insieme di sentimenti propri dei diseredati, dei popoli occupati. Una raccolta di racconti di crudo realismo, aspri, schietti, allegorici e fantasiosi che hanno una doppia valenza, quello che descrive la vita del Banato e quello fra le righe che vuole denunciare il sistema oppressore. Meravigliose descrizioni!. Espressivo, vivace, icastico, struggente, neccessario, indimenticabile. Consigliatissimo
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore