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Veit Heinichen parte della sua Trieste per esplorare il crimine di tutta Europa, firmando il suo romanzo più ambizioso.
Uno straordinario thriller politico di ampio respiro, senza confini, come il crimine del nostro tempo.
«Dove altri vedono la sonnacchiosa marginalità di provincia, i romanzi di Heinichen annusano l'inquietante potenzialità del confine: anche in questo ultimo noir costato dieci anni di lavoro e tredici riscritture, ci muoviamo in terre plurilingui, plurietniche, lontane da Roma ma vicine al cuore d'Europa» - Raffaele Oriani, Il Venerdì
Xenia Ylenia Zannier ha perso i genitori appena nata, entrambi sono morti durante il terremoto che ha devastato il Friuli nel 1976. È stata adottata dalla zia materna e dal marito, che avevano già un figlio di dieci anni, Floriano, da subito affezionato alla bambina che lo considererà sempre l'amatissimo fratello maggiore. Nel 1990 Floriano, nel frattempo entrato nella guardia di finanza a Trieste, viene processato e ingiustamente accusato di tentato omicidio e tre giorni dopo l'udienza si impicca in cella. La strada di Xenia, oggi commissario a Grado, incrocia ripetutamente quella della senatrice Romana Castelli de Poltieri, donna senza scrupoli corresponsabile della morte del fratello e implicata in una rete di corruzione internazionale. Con l'uccisione dell'amico e giornalista austriaco Jordan S. Becker e l'arrivo di una nave carica di profughi siriani, le indagini portano Xenia all'intelligence tedesca e al traffico di armi con base in Croazia. Passando per Trieste, Fiume, Salisburgo, Monaco, la Cancelleria a Berlino, Pullach e il ministero dell'Interno a Roma, tutte le tracce riconducono alla senatrice, capace di qualunque cosa per conservare il proprio potere. A fare da sfondo, la xenofobia di Patria Nostra che istiga all'odio verso gli stranieri, l'Unione Europea e la Germania.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Comincio da quello che mi è piaciuto poco: troppa azione all'inizio, per i miei gusti, e soprattutto alcune coincidenze inspiegabili (passi una, ma tre...). E' scritto bene comunque, e quando Heinichen inizia ad approfondire i personaggi ed il contesto storico e geografico, il libro prende quota e non si vede l'ora di arrivare alla fine
Sono appassionato dei libri di Heinichen che ama ambientare i propri noir a Trieste. Anche quest'ultimo capitolo non delude anche se l'ambientazione è spostata a Grado ma comunque sempre nel NordEst italiano. Come tutti gli altri libri anche questo è talmente coinvolgente che letteralmente l'ho divorato in pochi giorni.
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