Quest'ultimo lavoro di Ruscigni fa conoscere una figura singolare, ma ignorata delle cultura esoterica italiana e, al contempo, attraverso le sue relazioni, suggerisce nuove indagini su questa stessa cultura. Angelo Saglietti (Sofo, Porto Maurizio, 1888-1978), diplomato capitano di mare per tradizione di famiglia, poi tranquillo coltivatore diretto, ha infatti una formazione sostanzialmente da autodidatta, ma le sue relazioni gettano luce sull'esoterismo in Italia nel primo cinquantenario dello scorso secolo. La sua formazione, negli anni precedenti il 1914, avviene nel "cenacolo di Porto Maurizio", un gruppo di giovani raccolto attorno a Giovanni Boine e alla rivista "La Riviera ligure", uscita fino al 1919, diretta da Mario Novaro e che conta collaboratori prestigiosi, quali Giovanni Pascoli, Luigi Pirandello, Grazia Deledda. In seguito, Sofo entra in contatto anche con Julius Evola, dal quale lo differenzia il rifiuto dell'uso politico della cultura esoterica. Queste relazioni sono integrate e arricchite da "visioni" che Sofo ebbe sin dall'infanzia e alla cui descrizione e interpretazione l'autore dedica buona parte del libro. Ruscigni così presenta la concezione esoterica di Sofo: "La vastità dei suoi interessi era tale da poter rifondare una intera civiltà tradizionale. Dimostrate come la mitologia è la visione del mondo causale da parte dell'uomo primordiale (spirituale soprannaturale, divino) per il fatto di non soggiacere alle forze attrattive del mondo del dualismo (Serpente)". E, più avanti: "Il mondo spirituale, o divino, della pura spiritualità, è il mondo della totalità, dell'universalità, dell'eterno presente
Il mondo intermedio, o delle cause seconde, ha invece un doppio aspetto: luminoso o tenebroso, vitale e mortale, uno e molteplice" . Questa concezione, maturata sulla riviera ligure, ha evidenti analogie con quella mediorientale di un millennio antecedente, illustrata nel libro di Henry Corbin Tempo ciclico e gnosi ismailita (Mimemis), uscito, per singolare coincidenza, contemporaneamente a "Con Sofo cose notabili). Il Serpente di Sofo è infatti l'Arimane mazdeo, che si ripresenta insieme a Lucifero, le entità negative di Rudolf Steiner in "La scienza occulta nelle sue linee generali" (Ed.Oscar Mondadori). Queste assonanze tra situazioni così lontane nel tempo e nello spazio rimandano alla definizione di Pierre Riffard secondo il quale l'esoterismo è la ricerca del segreto. Ma la vera domanda è: esiste un segreto nel cosmo, nella natura, nella realtà? L'esoterismo è la convinzione che questo segreto esista, che ci sia stato e che vada cercato". Ruscigni ci propone efficacemente la risposta positiva di Sofo. Giorgio Galli
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