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Ciclo di fantasy moderna che non ho mai apprezzato, sia per questioni linguistiche, sia per sostanza concettuale. Anzi, a proposito di idee, di modi di percepire il mondo, le persone, la sessualità e l'invisibile, c'era qualcosa in queste pagine che mi inquietava parecchio, ma questo non aveva nulla a che vedere nè con la trama, nè con l'atmosfera del ciclo stesso. La conferma che dietro certa narrativa fantastica ed esoterica, si nascondano, nel bene e nel male, mondi insospettabili, pratiche discutibili, o come nel caso di questa scrittrice, dimensioni dell'anima e della carne estremamente maligne, oscure ed esecrabili. Confermati i miei sospetti non solo letterari, da sconvolgenti testimonianze, a distanza di anni dalla morte della Bradley, di una delle sue figlie (documentatevi e scoprirete raccapriccianti ed orrende pratiche esoteriche e sessuali nei confronti dei bambini, figli e non, dalla pedofilia sino a pratiche magiche detestabili). Per la serie, quando l'esoterismo sconfina nell'occulto, un sapere nobilissimo ridotto a sozzure varie per miserabili scopi, orrendi come le pratiche che questi demoniaci coniugi Bradley, insieme con i loro "amici" , iniziavano ai più neri misteri, le luminose anime e i puri corpi di bambini e bambine, di giovani ragazzi e ragazze. pratiche purtroppo vecchie come il mondo, vestite però di abiti eleganti, quando vengono assimilate al moderno pensiero globalista, in cui ad esempio l'omosessualità, nella realtà e nella finzione narrativa, viene imposta ai più piccoli come ESPERIENZA FORMATIVA e vista come atto di libertà, e non invece come intima natura soggettiva, nel rispetto della realtà individuale, che può cambiare da persona a persona, stesso discorso per le pratiche sessuali collettive. In genere separo sempre l'autore dalla sua opera, (...è quasi sempre meglio l'opera...), ma in questo caso non ci riesco, come si fa a perdonare e a scindere l'opera dalla sua autrice?
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