Ralph Vaughan Williams (1872-1958): Job (A Masque for dancing); Sinfonia n. 9 in mi minore.
La progettata integrale delle sinfonie di Ralph Vaughan Williams avviata dal compianto Richard Hickox ha lasciato una eredità di inestimabile valore nella discografia del compositore inglese. Ora, sul podio della Bergen Philharmonic Orchestra c’è un altro grande specialista del repertorio inglese, Sir Andrew Davis, che si è assunto il compito di portare a termine questo ambizioso progetto discografico con un’idiomatica interpretazione di due dei massimi capolavori di Vaughan Williams, vale a dire la sua ultima sinfonia, la Nona, e il balletto Job. La partitura del Job pone una particolare enfasi sulle scene teatrali, sulla danza e sul mimo, riallacciando la gloriosa tradizione del balletto inglese alle danze in voga nel corso del XVII secolo, come la sarabanda, la pavana e la gagliarda. In questa straordinaria opera Vaughan Williams volle esprimere l’eterno conflitto tra il Bene e il Male e tra lo Spirito e la Materia. Più in particolare, il Job è pervaso da un’energia, una bellezza, una nobiltà e un tono visionario, che nel loro insieme costituiscono l’essenza dello stile musicale del compositore inglese. L’intensa e musicalmente enigmatica Nona Sinfonia segna «la fine della vita terrena di Ralph e ne costituisce al tempo stesso un importante punto di svolta. Questa sinfonia sembra quasi condurci in un altro luogo. Si tratta di un’opera semplicemente straordinaria»: con questa frase lapidaria la moglie di Vaughan Williams pose fine a una delle primissime esecuzioni di quest’opera. La splendida direzione di Sir Andrew Davis e la impeccabile immagine sonora rendono piena giustizia alla grande impresa varata da Hickox e garantiscono una degna conclusione a questo ciclo, che era stato salutato con unanime entusiasmo dalla stampa specializzata di tutto il mondo fin dalla sua prima uscita.
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