All'età di otto anni comincia a studiare alla scuola degli orfani dei ferroviari. A sedici anni si trasferisce a Madrid dove studia Storia Moderna e Contemporanea. Ha vissuto in Marocco (dove ha insegnato lingua spagnola), a Parigi, Barcellona, La Coruña, Extremadura e, nel 2000, ritornò a Valencia, sua città natale. Si è dedicato alla critica letteraria e poi all'attività giornalistica scrivendo recensioni gastronomiche (per la rivista Sobremesa) e alcuni racconti di viaggio.
Il suo primo romanzo, Mimoun del 1988, arrivò finalista per il premio Herralde e la sua seconda opera, Una lunga marcia del 1996, fu insignita in Germania del premio SWR-Bestenliste. Con questo ultimo romanzo ha dato il via a una trilogia sulla società spagnola, dal dopo guerra fino alla transizione post franchista, che si è chiusa con i due romanzi La caduta di Madrid (2000) e La bella scrittura (2003). Con L'equatore delle cose del 2007 ha vinto il Premio della Critica del 2008. del 2013 è Sulla sponda (Feltrinelli).