Gastone Novelli è stato un artista e docente italiano nato in Austria. Le sue opere sono conservate al MoMA di New York, alla National Gallery di Washington, al MASP di San Paolo, al British Museum di Londra, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, al Museo del Novecento di Milano e alla Peggy Guggenheim Collection di Venezia.
Durante la Seconda guerra Mondiale partecipa alla Resistenza, viene arrestato, torturato e condannato a morte. La pena viene commutata in carcere a vita e viene liberato all’ingresso delle truppe alleate a Roma il 4 giugno 1944.
Nel 1948 si trasferisce momentaneamente in Brasile, dove inizia la sua attività artistica.
Nel 1955 si stabilisce a Roma e si inserisce rapidamente nell’ambiente artistico della città. Nel 1957 compie diversi viaggi a Parigi, dove incontra Tristan Tzara, André Masson, Man Ray e Hans Arp. Lo stesso anno fonda con Achille Perilli la rivista “L’Esperienza Moderna” e la Galleria La Salita di Roma gli dedica una personale.
Frequenta Samuel Beckett, Georges Bataille, Pierre Klossowski, René de Solier e avvia una stretta amicizia con Claude Simon, che in uno dei suoi ultimi libri, Le Jardin des Plantes (1997), racconta la profonda consonanza intellettuale e creativa che lo legava all’artista.
Con Beckett prepara un progetto editoriale per illustrare L’image, rimasto poi incompiuto; nel 1962 realizza il libro unico per Histoire de l’œil di Bataille, mentre nel 1965 commenta con le tavole del libro Das Bad der Diana il mito di Diana e Atteone, analizzato da Klossowski.
Nel 1964 fonda con Perilli, Alfredo Giuliani e Giorgio Manganelli la rivista “Grammatica”. Nel 1966 pubblica il libro Viaggio in Grecia, vera e propria summa di anni di riflessioni sul linguaggio e di peregrinazioni in universi segnici, che vanno dalla psicologia del profondo, al mito, fino al definitivo approdo all’antropologia e allo strutturalismo di Claude Lévi-Strauss.
Nel 1968 viene di nuovo invitato alla Biennale di Venezia con una sala personale, ma per protesta contro l’intervento della polizia all’interno dei Giardini si rifiuta di esporre le sue opere rovesciandole contro le pareti. In ottobre è a Milano, dove inizia l’insegnamento all’Accademia di Belle Arti di Brera. Muore il 22 dicembre per un collasso postoperatorio.