Alfredo Castelli è stato autore televisivo e radiofonico, creatore di spot pubblicitari, sceneggiatore cinematografico, giornalista, saggista e storico del fumetto. Nel 1965 crea con Paolo Sala la prima fanzine fumettistica italiana, "Comics Club 104". Nello stesso anno esordisce come soggettista e disegnatore di Scheletrino, pubblicato in appendice agli albi di "Diabolik", e negli anni successivi scrive anche per vari altri editori: Universo (Pedrito el Drito, Rocky Rider, Piccola Eva...), Mondadori (Topolino), Alpe (Tiramolla). Nel 1968 è autore del giornale satirico "Tilt" e dall'anno successivo dirige insieme a Pier Carpi il mensile "Horror", realizzando la striscia di Zio Boris e vari racconti autoconclusivi. In seguito è stato redattore e autore per varie testate: "Corriere dei Ragazzi" (creando "L'Ombra", "Gli Aristocratici", "l'Omino Bufo" e "Otto Kruntz"), "Il Giornalino", "Supergulp!", "Eureka" e "Magic Boy". Collabora con la casa editrice Sergio Bonelli sin dal 1971, scrivendo storie per Zagor, Mister No e due episodi per Un Uomo Un'avventura: "L'Uomo delle Nevi" e "L'Uomo di Chicago". Nel 1982 crea Martin Mystère, dalla cui costola nascono L'Almanacco del Mistero nel 1987 e Zona X nel 1992.
Negli anni 2000 torna alla sua vena di scrittore umoristico, prima sceneggiando un'avventura di Pedrito El Drito disegnata da Antonio Terenghi per la collana I grandi comici del fumetto e poi partecipando alla creazione del gruppo dei Bonelli Kids.
Muore a Milano nel febbraio 2024.
Fonte immagine: Sergio Bonelli editore