Gianluca Grimalda è un ricercatore in scienze sociali, economista comportamentale e attivista climatico italiano. Laureato in Economia all’Università Bocconi e dottore di ricerca presso le Università di Pavia e Southampton, ha condotto numerosi studi sui legami tra cambiamento climatico e coesione sociale, con particolare attenzione agli effetti delle disuguaglianze ambientali nelle aree più vulnerabili del pianeta. Tra i suoi campi di ricerca vi sono le dinamiche di cooperazione e solidarietà in condizioni di degrado ambientale, approfondite attraverso prolungati soggiorni sul campo, come nell’isola di Bougainville, in Papua Nuova Guinea.
Grimalda è noto per aver scelto di praticare il viaggio lento, rinunciando sistematicamente all’aereo per ridurre la propria impronta ecologica. Questo impegno etico lo ha portato nel 2023 a essere licenziato dall’Istituto per l’Economia Mondiale di Kiel (IfW) per non aver rispettato l’obbligo di rientrare tempestivamente in Germania con un volo aereo. Il suo caso ha avuto grande risonanza internazionale ed è stato sostenuto da migliaia di scienziati e cittadini. Da allora, Grimalda è diventato una figura simbolo del diritto all’obiezione di coscienza in ambito climatico e dell’urgenza di una trasformazione dei nostri modelli di mobilità e consumo.
Attivo nel movimento Scientist Rebellion, ha preso parte a diverse azioni di disobbedienza civile per denunciare l’inazione politica di fronte alla crisi climatica. La sua vicenda è stata raccontata anche nel documentario Il ricercatore di Paolo Casalis, presentato nel 2024 al Festival Cinemambiente.
Nel 2025 ha pubblicato per Feltrinelli il saggio A fuoco. Il mondo brucia è ora di disobbedire.