Paul Auster è stato uno scrittore, sceneggiatore e regista statunitense. Nato da genitori ebrei originari dell’Europa orientale (il nonno paterno era emigrato nel 1901 dalla città ucraina Ivano-Frankivsk), dopo aver studiato alla Columbia University, nel 1970 si era spostato a Parigi dove aveva lavorato come traduttore fino al ritorno a New York nel 1974.
L'esordio come scrittore era avvenuto - dopo diversi insuccessi e il divorzio dalla prima moglie, la scrittrice Lydia Davis - con poesie, racconti e articoli pubblicati sulla “New York Review of Books” e sulla “Harper’s Saturday Review”.
La sua opera più famosa, subito accolta favorevolmente dalla critica, è la Trilogia di New York (composta dai romanzi Città di vetro, 1985; Spettri, 1986; La stanza chiusa, 1987), che volge in parodia il genere della detective story.
Seguirono i romanzi Il paese delle ultime cose (1988), Il palazzo della luna (1989), La musica del caso (1991, dal quale Philip Haas trasse un film nel 1993), Leviatano (1992), Mr. Vertigo (1994) e Timbuctù (1998).
Raccolte di racconti sono Il taccuino rosso (1995) ed Esperimento di verità (2001).
Auster ha firmato con Wayne Wang la regia di Smoke (1995) e di Blue in the Face (1995), dei quali aveva scritto anche la sceneggiatura; nel 1998 ha diretto Lulu on the Bridge, interpretato da Willem Dafoe e Harvey Keitel, dove appare la figlia Sophie.
Ricordiamo poi Viaggi nello scriptorium e Uomo nel buio (2008), La vita interiore di Martin Frost, Invisibile (2009), Sunset Park (2010), Diario d'inverno (2012), Notizie dall'interno (2013), Follie di Brooklyn (2014), 4321 (2017), Una vita in parole (2019), 4 3 2 1 (2019) e Baumgartner (2023). In Italia le sue opere sono pubblicate da Einaudi.
Paul Auster è morto nel 2024 dopo una lunga malattia e faticose terapie per il cancro. «Vivere con qualcuno che ha il cancro e viene bombardato con la chemioterapia e l’immunoterapia è un’avventura di vicinanza e separazione» aveva scritto la moglie Siri Hustvedt - scrittrice e studiosa di psicoanalisi, con la quale viveva a Brooklyn dal 1981 -, su Instagram annunciando ai lettori e al mondo la malattia del marito.