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Catalogo realizzato per la mostra che presentava le acquisizioni della Albright-Knox Art Gallery, Buffalo, New York, 15 maggio - 15 giugno 1957. Testo di Gordon M. Smith (direttore). Illustrato in bianco e nero, con alcune immagini a colori. Al volume è applicata una litografia originale a colori di Josef Albers, intitolata "Homage to the Square: Dedicated" (cm 13,2x13,2)
In copertina una tavola applicata (opera di Pablo Picasso)
Cm 25,5x20,5. pp. 56. . Molto buono (Very Good). . . .La serie del quadrato è definita da un'adesione assoluta a una formula pittorica: il quadrato. Gli effetti ottici creati da Albers - contrasti di colore scintillanti e l'illusione di piani che si allontanano e avanzano - avevano lo scopo non tanto di ingannare l'occhio quanto di sfidare le facoltà di ricezione visiva dell'osservatore. Questo spostamento dell'accento dalla percezione voluta dall'artista alla ricezione architettata dallo spettatore è la radice filosofica della serie Omaggio al quadrato. Albers cercava di insegnare i meccanismi della visione e di mostrare anche allo spettatore non informato come vedere.
La serie Omaggio al quadrato si distingue anche per le iscrizioni accuratamente registrate di dettagli tecnici sul retro di ogni pannello. Questa codificazione della realizzazione del dipinto, insieme all'applicazione riduttivamente sistematica dei colori, anticipa gran parte dell'arte della metà degli anni Sessanta, quando la pittura viene spogliata del trascendentale e (nel caso dell'arte concettuale) la pittura viene spesso esclusa del tutto. Cornelia Lauf, da: https://www.guggenheim.org/
L'Albright-Knox Art Gallery è un'emanazione della Buffalo Fine Arts Academy, fondata nel 1862. Si tratta di una delle più antiche istituzioni pubbliche dedicate all'arte degli Stati Uniti. Nel 1890 l'imprenditore e filantropo John J. Albright, facoltoso industriale di Buffalo, fece iniziare la costruzione della Albright Art Gallery per donarla all'Accademia. Originariamente l'intenzione era di usare il Padiglione delle Belle Arti per l'Esposizione Pan-Americana del 1901, ma a causa di ritardi nella costruzione rimase incompleto fino al 1905.
Nel 1962 venne realizzato un significativo ampliamento del museo grazie al contributo finanziario di Seymour H. Knox, Jr. e della sua famiglia e di molti altri donatori. Fu in quel periodo che il museo venne ribattezzato "Albright-Knox Art Gallery". Il nuovo edificio venne progettato dal celebre architetto Gordon Bunshaft, dello studio Skidmore, Owings and Merrill, noto per aver disegnato il grattacielo Lever House a New York.
<p>Catalogo realizzato per la mostra che presentava le acquisizioni della Albright-Knox Art Gallery, Buffalo, New York, 15 maggio - 15 giugno 1957. Testo di Gordon M. Smith (direttore). Illustrato in bianco e nero, con alcune immagini a colori. Al volume &egrave; applicata una litografia originale a colori di Josef Albers, intitolata "Homage to the Square: Dedicated" (cm 13,2x13,2)</p> <p>In copertina una tavola applicata (opera di Pablo Picasso)</p> Cm 25,5x20,5. pp. 56. . Molto buono (Very Good). . . . <p><em>La serie del quadrato &egrave; definita da un'adesione assoluta a una formula pittorica:<strong> il quadrato</strong>. Gli effetti ottici creati da Albers - contrasti di colore scintillanti e l'illusione di piani che si allontanano e avanzano - avevano lo scopo non tanto di ingannare l'occhio quanto di sfidare le facolt&agrave; di ricezione visiva dell'osservatore. Questo spostamento dell'accento dalla percezione voluta dall'artista alla ricezione architettata dallo spettatore &egrave; la radice filosofica della serie Omaggio al quadrato. Albers cercava di insegnare i meccanismi della visione e di mostrare anche allo spettatore non informato come vedere.</em></p> <p><em>La serie <strong>Omaggio al quadrato</strong> si distingue anche per le iscrizioni accuratamente registrate di dettagli tecnici sul retro di ogni pannello. Questa codificazione della realizzazione del dipinto, insieme all'applicazione riduttivamente sistematica dei colori, anticipa gran parte dell'arte della met&agrave; degli anni Sessanta, quando la pittura viene spogliata del trascendentale e (nel caso dell'arte concettuale) la pittura viene spesso esclusa del tutto. </em><em>Cornelia Lauf, da:</em> <a href="https://www.guggenheim.org/">https://www.guggenheim.org/</a></p> <p><em>L'Albright-Knox Art Gallery &egrave; un'emanazione della Buf
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