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Un' altra giovinezza di Francis Ford Coppola - DVD
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Un' altra giovinezza
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Descrizione


Romania, 1938. La domenica di Pasqua, Dominic Matei prende un treno da Piatra Neamt per Bucarest, dove arriva quando sta per scoppiare un temporale. Ha deciso di uccidersi con una dose letale di stricnina. Ma il destino decide altrimenti e quando Dominic sta per aprire il suo ombrello un fulmine lo colpisce. Portato in un ospedale locale, non solo sopravvive ma in un breve arco di tempo assume un aspetto fisico più giovane di qualche decennio, rispetto ai suoi settant'anni perché, come ritiene il professor Stanciulescu, la scarica elettrica ha messo in moto un processo rigenerativo. Questa insperata "proroga" di vita, gli dà più tempo per scrivere e fare ricerca. Ma i nazisti, che hanno spie e agenti ovunque, stanno raccogliendo consensi fra gli estremisti rumeni e cominciano a interessarsi al "fenomeno" Dominic.
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Dettagli

Youth Without Youth
Stati Uniti
2007
DVD
2
8032807022215

Informazioni aggiuntive

BiM, 2015
RAI Cinema
124 min
Italiano (Dolby Digital 2.0 - stereo);Originale (Dolby Digital 2.0 - stereo);Italiano (Dolby Digital 5.1);Italiano (DTS 5.1)
Italiano
1,85:1 Wide Screen
speciale; trailers; dietro le quinte (making of)

Valutazioni e recensioni

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Andrea Mancaniello - Firenze
Recensioni: 5/5

A mio parere un film difficile ma molto intenso, pieno di interessanti spunti di riflessione. Si tratta qui di una questione di emozioni, ho visto amici al cinema con me rifiutarlo solo perché non si è capito, è una reazione classica quella di sparare a zero su un opera perché non si capisce; in questi casi le cose sono due, o non si vuol far la fatica di approfondire o si teme di non essere all'altezza, e questa seconda ipotesi è quella che generalmente fa più paura. Uno di quei capolavori alla cui comprensione non basta una sola visione, da non perdere.

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Mauro Lanari
Recensioni: 1/5

Mircea Eliade è già uno strazio su cartaceo. Trasposto su pellicola, poi. Solo la consueta menata dei fenomenologi della religione nel farsi un sincretismo tutto loro. Dall'"homo sacer" universale al newagismo. Insomma, un "Peggy Sue" con sovrabbondanza di melassa e di supponenza intellettuale. Fuori da ogni quota di sopportazione.

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Uno spettatore
Recensioni: 3/5

Fedelissimo al mediocre racconto di Eliade, il film di Coppola ne è quasi un'illustrazione: il regista si è praticamente limitato ad ampliare i risvolti spettacolari del racconto, per cui nel film trova piu' spazio rispetto al libro la caccia all'uomo da parte dei nazisti (ma erano piu' convincenti i nazisti di Indiana Jones...) mentre il ritrovato vigore sessuale del protagonista (il quale nel libro vi accenna in un paio di righe "arrossendo") si traduce qui in lunghe e meticolose scene di sesso (il pubblico, naturalmente, ringrazia riconoscente). Ma si tratta comunque di un film che sconcerta, una vicenda assurda costruita quasi come un collage di citazioni letterarie, filosofiche, storico-religiose. Insomma, è bello o è brutto? esito a pronunciarmi: per chi ha familiarità con Eliade e con il suo mondo "Un'altra giovinezza" rappresenterà tutto sommato un curioso e piacevole divertissement (c'è persino Giuseppe Tucci...), mentre lo "spettatore comune" rischia di rimanere sconcertato: non so, ad esempio, quanti sono in grado di prendere posizione sulla questione se la Chandogya Upanishad sia il primo testo indiano in cui compare la dottrina del Karma... (per carità, non che i "critici" si siano mostrati meglio preparati: forse spiazzati da un film che comunque si sottrae alla solita vanvera cinematografara, ne hanno scritte di tutti i colori: che si tratta di un film "di destra", che Eliade è un autore "new age" ecc. ecc.). Infine non pensate di ritrovare qui il Coppola de "Il Padrino", "Apocalypse now", "La conversazione": la messinscena qui è quella tipica del cinema d'oggi: luci perfette, costumi impeccabili, pochissima vita. Ottima l' interpretazione di Alexandra M. Lara , che gà fu la segretaria di Hitler ne "La caduta" : in un' epoca di bellone e di sciaquine, lei puo' ancora vantarsi di essere semplicemente una brava attrice.

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Conosci l'autore

Tim Roth

1961, Londra

Nome d'arte di Timothy Simon Smith, attore inglese. Negli anni ’80 lavora sui palcoscenici e in tv con registi come M. Leigh e D. Leland. I film Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante (1989) di P. Greenaway e Rosencrantz e Guildenstern sono morti (1990) di T. Stoppard lo segnalano come attore brillante e versatile a livello internazionale. Q. Tarantino lo vuole in quasi tutti i suoi film, appare in kolossal in costume come Rob Roy (1995) di M. Caton-Jones e Vatel (2000) di R. Joffé e si impone definitivamente nella splendida e malinconica interpretazione di T.D. Lemmons detto Novecento in La leggenda del pianista sull’oceano (1998) di G. Tornatore. Successivamente interpreta Il pianeta delle scimmie (2001) di T. Burton e veste i panni di Oliver Cromwell in Cromwell & Fairfax (2002) di M....

Bruno Ganz

1941, Zurigo

Attore svizzero. Debutta in teatro nel 1961 distinguendosi come attore giovane e promettente. Negli stessi anni lavora anche al cinema ma con scarso successo. Nel 1970 è con il regista P. Stein, uno dei fondatori della compagnia teatrale berlinese Schaubühne, e nel 1975 ritorna al cinema e vede riconosciuto il suo talento grazie ad alcune interpretazioni di qualità in La marchesa von... (1976) di E. Rohmer, nel thriller esistenziale di W. Wenders L’amico americano (1977) e in Nosferatu, il principe della notte (1979) di W. Herzog. Attore riflessivo, portato all’introspezione e ai ruoli tormentati, raggiunge la popolarità come Damiel, l’angelo che rinuncia all’immortalità per amore in Il cielo sopra Berlino (1987) e nel successivo Così lontano, così vicino! (1993) di Wenders. La sua presenza...

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