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Anno edizione: 2019
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Sara Bareilles continua a confermarsi un'artista capace e sottovalutata, che meriterebbe la stessa attenzione che ha in patria. Dopo l'esperienza a Broadway (ha scritto le musiche per il musical Waitress, in cui ha interpretato anche il ruolo della protagonista più di una volta), erano alte l'aspettativa e la curiosità per il nuovo album dopo che - come da lei affermato - ha scoperto un modo diverso di comporre musica. Sorprendentemente, invece, Amidst The Chaos è quasi un ritorno alle origini, ma con un tocco decisamente più maturo e più qualitativo. Il pop delle sue hit "Love Song" o "Brave" è a malapena palpabile e sono presenti sonorità non nuove ma diverse, ricercate. I singoli estratti (Fire e Armor) che potevano sembrare un po' deboli come brani pubblicitari, risultano essere davvero i pezzi più pop dell'album. "Armor" è una canzone femminista che racconta in brevi passi quanto le donne subiscano fin dall'inizio dei tempi (Adamo ed Eva docet); fu estratta come primo singolo in anticipo in quanto Sara riteneva fosse necessario farsi sentire, in quel periodo. Ma è l'intero album a voler lanciare questo messaggio: "Amidst The Chaos", in mezzo al caos, noi siamo qui e non dobbiamo perderci, proprio come in "Orpheus" (a mio parere, la perla dell'album) invita sé stessa a non perdere di vista l'amore anche in mezzo a tutto questo caos di cui tuttora non riusciamo a liberarci. O ancora, "A Safe Place to Land", con John Legend (subito dopo aver interpretato Maddalena con lui nei panni di Gesù nella versione live televisiva di Jesus Christ Superstar),dedicata alle vittime dell'immigrazione, può essere interpretata sia dal punto di vista dei messicani (che è una realtà più vicina all'americana Sara) che da quello degli africani che muoiono nel tentativo di raggiungere l'Italia e a cui, quindi, dovremmo "mostrare un posto sicuro dove sbarcare". Importante menzionare anche "Saint Honesty", uno dei punti alti dell'album che raggiunge quasi la sua leggendaria "Gravity".
Con “Amidst The Chaos” Sara Bareilles dimostra come nel 2019 sia ancora possibile scrivere e produrre musica di qualità. Facendo tesoro della recente esperienza a Broadway, la sua voce accompagna l’ascoltatore in un viaggio emozionante attraverso le dodici tracce che compongono l’album, senza dubbio il lavoro più intimo ma allo stesso tempo più coinvolgente della sua carriera. “Fire” è la traccia perfetta per aprire le danze: un pezzo ritmato – dalle atmosfere iniziali quasi tribali oserei dire – che sfocia in un ritornello nel quale a fare da padrone è un vibrante basso acustico a dir poco emozionante. “No such thing” è sicuramente il pezzo più dolce nel quale Sara ci regala l’interpretazione migliore dell’intero lavoro – l’intimità e l’atmosfera creatasi grazie alle armonie della voce della Bareilles ricordano un po’ “Gravity”, senza dubbio la ballata migliore della sua carriera risalente al suo primo album “Little voice” che l’ha fatta conoscere al grande pubblico. “Armor”, estratto come primo singolo ufficiale, è un empower-song nella quale Sara canta la forza che le viene donata dalla gente che la circonda – magari è un modo per ringraziare il supporto dei suoi fan? In “If I can’t have you” mostra la sua anima soul/jazz, un pezzo davvero ben riuscito. Il lavoro culmina con la potente ballad “A safe place to land”, cantata in coppia con John Legend, nella quale mette in luce ancora una volta le sue qualità canore accanto a quelle del crooner americano. “Amidst The Chaos” già dai primissimi ascolti si rivela uno squisito album molto più che pop: i testi sono molto profondi e ispiranti – un marchio di fabbrica per la cantante – e stilisticamente parlando si arricchisce rispetto ai suoi lavori precedenti con percussioni, cori, bassi e chitarre acustici che, saggiamente mescolati insieme, sono capaci di creare atmosfere rilassanti, quasi eteree, il tutto sempre accompagnato dall’immancabile pianoforte, dai brani poetici e dalla magnifica voce della cantante.
Recensioni
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