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Due testi introduttivi di Ron Kurt e Howard Greenberg. Testo di Philip Brookman. Fotografie in bianco e nero di Arnold Newman. Biografia
4to (cm 32x30,5). pp. 230. . Perfetto (Mint). . Prima edizione (First Edition). .Quando il celebre fotografo Arnold Newman avvià la sua carriera nel 1938 in catene di studi dedicati al ritratto a Filadelfia, Baltimora e West Palm Beach, iniziò subito anche a fare fotografia astratta e documentaria per conto suo, studiando persone e luoghi impoveriti dalla Depressione. Nel giugno del 1941, Beaumont Newhall del Museum of Modern Art di New York e Alfred Stieglitz lo "scoprirono", organizzandogli una mostra con Ben Rose alla A.D. Gallery. Lì Newman iniziò a combinare il suo lavoro indipendente con la ritrattistica che era il suo pane quotidiano, sviluppando l'approccio per il quale è meglio conosciuto, che venne chiamato "ritrattistica ambientale" e che è così ampiamente influente oggi che potrebbe essere considerata un modello standard di fotografia. Questo stile fece di Newman un collaboratore fisso su riviste come Life, Vanity Fair e il New York Times Magazine, e lo portò nelle collezioni dei musei di tutto il mondo. Le fotografie qui raccolte furono realizzate prima che Newman ottenesse riconoscimenti come ritrattista pioniere, durante gli anni formativi dal 1938 al 1942. Esse mettono in evidenza i primi stimoli di un grande maestro della fotografia.
When celebrated photographer Arnold Newman began his career in 1938 in chain portrait studios in Philadelphia, Baltimore and West Palm Beach, he also immediately began to make abstract and documentary photography on his own, studying people and places impoverished by the Depression. in June of 1941, Beaumont Newhall of The Museum of Modern Art, New York, and Alfred Stieglitz "discovered" him, and he was given an exhibit with Ben Rose at the A.D. Gallery that September. There Newman began to combine his independent work with the portraiture that had been his bread-and-butter, developing the approach for which he is best known, which came to be called "environmental portraiture" and which is so widely influential today that it might be the new standard practice. This style made Newman a distinctive contributor to publications like Life, Vanity Fair, and the New York Times Magazine, brought him into the collections of museums around the world. The photographs collected here were made before Newman achieved recognition as a pioneering portraitist, during the formative years from 1938 to 1942. They highlight the early stirrings of a great photographic master.
Due testi introduttivi di Ron Kurt e Howard Greenberg. Testo di Philip Brookman. Fotografie in bianco e nero di Arnold Newman. Biografia
4to (cm 32x30,5). pp. 230. . Perfetto (Mint). . Prima edizione (First Edition). .Quando il celebre fotografo Arnold Newman avvià la sua carriera nel 1938 in catene di studi dedicati al ritratto a Filadelfia, Baltimora e West Palm Beach, iniziò subito anche a fare fotografia astratta e documentaria per conto suo, studiando persone e luoghi impoveriti dalla Depressione. Nel giugno del 1941, Beaumont Newhall del Museum of Modern Art di New York e Alfred Stieglitz lo "scoprirono", organizzandogli una mostra con Ben Rose alla A.D. Gallery. Lì Newman iniziò a combinare il suo lavoro indipendente con la ritrattistica che era il suo pane quotidiano, sviluppando l'approccio per il quale è meglio conosciuto, che venne chiamato "ritrattistica ambientale" e che è così ampiamente influente oggi che potrebbe essere considerata un modello standard di fotografia. Questo stile fece di Newman un collaboratore fisso su riviste come Life, Vanity Fair e il New York Times Magazine, e lo portò nelle collezioni dei musei di tutto il mondo. Le fotografie qui raccolte furono realizzate prima che Newman ottenesse riconoscimenti come ritrattista pioniere, durante gli anni formativi dal 1938 al 1942. Esse mettono in evidenza i primi stimoli di un grande maestro della fotografia.
When celebrated photographer Arnold Newman began his career in 1938 in chain portrait studios in Philadelphia, Baltimore and West Palm Beach, he also immediately began to make abstract and documentary photography on his own, studying people and places impoverished by the Depression. in June of 1941, Beaumont Newhall of The Museum of Modern Art, New York, and Alfred Stieglitz "discovered" him, and he was given an exhibit with Ben Rose at the A.D. Gallery that September. There Newman began to combine his independent work with the portraiture that had been his bread-and-butter, developing the approach for which he is best known, which came to be called "environmental portraiture" and which is so widely influential today that it might be the new standard practice. This style made Newman a distinctive contributor to publications like Life, Vanity Fair, and the New York Times Magazine, brought him into the collections of museums around the world. The photographs collected here were made before Newman achieved recognition as a pioneering portraitist, during the formative years from 1938 to 1942. They highlight the early stirrings of a great photographic master.
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