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Anno edizione: 2019
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Walter Veltroni esordisce nel giallo con un romanzo brillante e pieno di suspense che è anche una lettera d’amore alla Capitale e al più bello dei suoi parchi.
«Buonvino decise di andare a piedi da Villa Umberto fino al luogo del delitto. Ora quello scenario paradisiaco − verde e cultura, bambini e innamorati − gli appariva come un luogo sinistro, carico di misteri e grondante sangue»
Villa Borghese - un enorme parco nel centro di Roma, grande più della Città del Vaticano e poco meno del principato di Monaco - è uno dei luoghi più incantevoli del mondo. Ha anche un'altra caratteristica che la rende unica al mondo: è il più grande parco culturale del pianeta. Ci sono ristoranti suggestivi come la Casina Valadier e bar deliziosi come quello del Giardino del lago. E poi le mille piante, i corsi d'acqua e le tante specie animali. Un mondo. Affascinante, colto, misterioso. Il sindaco, malato d'amore per la Villa, muovendo mari e monti alla fine riesce a farvi aprire un commissariato. «Per fare cosa» ironizzano i vertici della polizia, «arrestare i merli?» Decidono perciò di chiamare a raccolta, per il nuovo ufficio, un gruppo di soggetti che in vari commissariati hanno fatto danni o non hanno fatto nulla. Come i magnifici sette, ma al contrario. A guidarli, un maturo funzionario di polizia caduto in disgrazia. Un giorno, però, il pacifico tran tran del parco viene interrotto da un urlo. E nulla sarà più lo stesso, a Villa Borghese.Letto sotto l'ombrellone, molto scorrevole. Mi sono piaciuti i personaggi, ma la storia è poco coinvolgente.
Proprio una delusione questo romanzo di Veltroni che ci ha abituato a ben altra scrittura ed originalità. Un mix di personaggi già visti, dai bastardi di Pizzofalcone di De Giovanni al Coliandro di Lucarelli. E non ci si venga a dire che sono citazioni. Il voto potrebbe essere più severo se non fosse per i meriti pregressi dell'autore
Leggo volentieri gialli ed ero curiosa di vedere cosa aveva scritto Veltroni. Il giudizio complessivo è di una sufficienza stretta, con possibilità di verifica alla lettura del prossimo episodio. Si tratta di una lettura proprio di evasione. Mi sono piaciuti: l'ambientazione a Villa Borghese, il protagonista che risulta un pochino più delineato come personaggio rispetto agli altri, la parte iniziale del libro e un certo stile brillante. Non mi sono piaciuti: i personaggi ridotti a macchiette, la storia inverosimile e il finale assurdo.
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